«I dinosauri star costano troppo»
Idinosauri incuriosiscono la città. Nella foto l’Indricotherium davanti alla stazione. Ma non manca la polemica: secondo la consigliera di LeU Emilia Magni 317 mila euro per la mostra «sono troppi, in tempo di crisi».
Nessun intervento o dichiarazione di voto. In un clima da vigilia elettorale parecchio sentita a Bergamo, con abbracci e scambi di auguri, il Consiglio Comunale convocato alle 8.30 chiude nel giro di cinque minuti (appello incluso). L’unica delibera — smaltita con l’astensione delle minoranze dei cinquestelle e del centrodestra, e il voto contro di Emilia Magni (Sinistra unita per Bergamo, candidata di LeU al Senato) — è una ratifica, da 317 mila euro, alla variazione di bilancio per la mostra sui dinosauri, prevista nel centenario del museo Caffi: quattro gigantografie giurassiche sono già sbarcate in città en plein air, per le altre 48 bisognerà aspettare l’inaugurazione dell’evento sabato prossimo, al Museo di Scienze naturali Enrico Caffi.
Ma l’esborso per i dinosauri, calcola la giunta Gori, sarà bilanciato dal (previsto) successo in biglietteria al Museo di Scienze naturali Mario Caffi, anche grazie al rincaro (temporaneo) per gli ingressi: costeranno 8 euro per gli adulti, 4 euro per i ridotti (dai 4 anni compiuti ai 18 non compiuti) e 3 euro per ogni alunno delle scolaresche. «È assurdo stanziare 300 mila euro e passa per i dinosauri in un momento di crisi — ha commentato la Magni a margine della breve seduta di Consiglio —, quando se va bene al Consiglio delle Donne ne arrivano 2 mila».
La seduta flash, necessaria dopo la protesta dei No Parking Fara che aveva bloccato quella precedente, non sarà a impatto zero per le casse del Comune: con 29 consiglieri presenti, verranno erogati almeno 2 mila e cinquecento euro di gettoni di presenza.