Fermoposta municipio, un indirizzo per i clochard
Treviglio, potranno ricevere lettere (e il reddito d’inclusione) alla portineria comunale
Il municipio di Treviglio diventa il fermo posta per i suoi cittadini senza fissa dimora. Il provvedimento assunto nell’ultima Giunta vuole aiutare i 31 senzatetto registrati all’anagrafe trevigliese. Per poter inserire questa categoria di persone nell’anagrafe, di solito i Comuni assegnano un indirizzo fittizio che faccia da residenza. Treviglio ha scelto di domiciliarli nell’inesistente via della Solidarietà. Un espediente che però non sempre le Poste riconoscono, con il risultato che per i senzatetto ricevere corrispondenza è praticamente impossibile, a meno di dotarsi di una casella di posta fissa del costo di 100 euro l’anno. E anche così non sempre le lettere arrivano. Ora però sarà il municipio a far loro da fermoposta.
La decisione è stata presa dopo la segnalazione dei Servizi sociali sulla nuova misura di sostegno istituita del governo: il reddito d’inclusione. Per il quale, una volta accertato che il richiedente ha i requisiti per beneficiarne, viene inviata per posta al diretto interessato una carta elettronica prepagata. La busta non sarebbe mai stata consegnata in via della Solidarietà e l’importante aiuto sarebbe andato perso. Ora invece i trentuno interessati potranno ritirare la loro corrispondenza nella portineria del municipio. La Giunta ha posto un’unica clausola: «Sarà comunque onere del beneficiario preoccuparsi del ritiro della carta (così come di ogni altra corrispondenza) che ove non consegnata entro 60 giorni di giacenza dovrà essere restituita all’Inps».