«Sconfitta pesante Gori penalizzato dal vento politico contrario»
Gori ha messo grande passione nella campagna, il risultato lo mortifica in misura inaspettata Gabriele Riva segretario Pd
«È stata una pesante sconfitta è inutile nasconderlo». Non cerca alibi Gabriele Riva, segretario provinciale del Pd. «Credo che sia il momento di fare un’analisi seria a partire dal dato che ci marginalizza, i cittadini hanno detto che dobbiamo stare all’opposizione». Il segretario dei Dem ne trae anche la sua conseguenza a livello di politica nazionale: «Non dobbiamo appoggiare governi — dice — che non ci competono, invece dobbiamo ripartire e non solo dal Pd ma dal centrosinistra perché in queste elezioni è mancata clamorosamente anche la coalizione». Un’analisi dura che per assurdo si confronta con un dato bergamasco non molto diverso rispetto al 2013: «Nel nostro territorio non è vero che il Pd sia andato così male — spiega — ma a livello nazionale abbiamo assistito agli exploit di Lega al Nord e M5S al Sud, una tenaglia che ha schiacciato il voto moderato. Per quanto riguarda il Carroccio è contato il tema forte dell’immigrazione, mentre per i grillini che hanno un voto più trasversale si deve osservare che se al Sud arrivano a percentuali incredibili di oltre il 50%. Qui non sfondano e si assestano tra il 10-15%».
Rispetto ad altri parti il Pd dovrà tener conto di una variabile in più: cosa vorrà fare Giorgio Gori. Il diretto interessato si è preso del tempo per decidere: «Quello che farà Gori lo deciderà lui — osserva Riva —. Ha messo grande passione ed entusiasmo nella campagna elettorale ma il risultato è mortificante in una proporzione che non ci si aspettava. L’energia e la capacità di Gori non sono state premiate rispetto a un vento politico che ha cristallizzato il risultato sulle rispettive appartenenze. Chiaro che la sua decisione influirà sulla nostra agenda come è chiaro che il mondo non è finito».
L’analisi della deputata uscente Elena Carnevali, sconfitta dall’uninominale per la Camera con Stefano Benigni e fino a ieri sera in attesa di conferma per il ripescaggio al proporzionale, non è diversa: «Ha fatto breccia una campagna di promesse illusorie — commenta —, condizionata da temi come quello dell’immigrazione e delle sicurezza, del “basta Fornero” e delle meno tasse per tutti». E ancora: «L’esito non è ambiguo — ammette Carnevali — e per il Pd si tratta di una sconfitta. Siamo stati travolti da un voto che si attesta tra la protesta, contro le forze di governo, contro i riformismi, e un desiderio di sperimentare le forze populiste».