Via XX, la corazzata tedesca dell’occhiale
Investimento da un milione di euro per Fielmann: «Dal produttore al consumatore»
«La vita è affascinante: basta solo guardarla attraverso gli occhiali giusti». E tra i 4 mila e 300 modelli, schierati come soldatini sulle pareti, non si può non pensare che anche l’autore della massima — Alexandre Dumas figlio — non avrebbe trovato qui, in pieno centro città, un modello giusto. Da quello da sole, indossato per «avere più carisma e sintomatico mistero» come cantava Battiato, a quello da vista, pure glamour perché è finito il tempo dei tristanzuoli quattrocchi, simil lenti di bottiglia. Che poi è lo stesso concetto da cui è partita l’avventura di Gunter Fielmann, un signore che ad Amburgo, nel 1972, ha impiantato il primo negozio di ottica con l’idea di togliere dalla faccia della gente miope e presbite quegli occhiali della mutua, tutti uguali, riconoscibili come «poveri» e per questo discriminanti. Ciò con toglie che, così come per le lenti a contatto, gli occhiali restino pur sempre dei «presidi medicali» con cui fare i conti. In questo caso, conti leggeri, perché nei 300 metri quadrati di Fielmann, sbarcato a dicembre nel cuore di via XX Settembre, terzo punto vendita in Lombardia (e decimo in Italia), con un investimento che sfiora il milione di euro (là dove c’era il monomarca Stefanel) acquistare un paio di occhiali si rivela un’esperienza innovativa. A cominciare dalla libertà di potersi provare, uno dopo l’altro, le montature in mostra (senza essere infastiditi dal dispositivo antitaccheggio). Specchiarsi, guardarsi e pensarci su, senza pressioni all’acquisto, perché secondo l’otticosofia della catena tedesca, il personale (italiano) svolge una funzione di consulenza. Se l’ampiezza della scelta è fuori discussione, ci sono altri tre elementi in gioco che coincidono con i valori ricercati dalla clientela, servizio, con un alto livello di specializzazione degli ottici e della tecnologia impiegata, qualità e prezzo. Un poker che si riassume in una competitività che ha scompigliato il settore in Italia. «Spesso la grande scelta di prodotti è erroneamente associata all’offerta di scarsa qualità — afferma Ivo Andreatta, Country Manager di Fielmann Italia — .Il nostro modello, invece, ci permette di essere competitivi mantenendo uno standard altissimo di qualità, a partire dagli strumenti impiegati nelle sale visite passando dalla specializzazione dei nostri ottici abilitati, fino all’ampia gamma di lenti qualità e lenti premium dei principali produttori». Fielmann offre, infatti, lenti Zeiss, Essilor, Hoya, Rodenstock, Rupp &, Hubrach e Seiko. «Ad esempio, in tutte le nostre filiali è possibile acquistare un paio di occhiali completo con lenti Carl Zeiss Vision, 3 anni di garanzia e assicurazione, a 25 €. Questa è la cosa che colpisce di più i consumatori. Non si capacitano di come sia possibile e per noi è un piacere dare dimostrazione della conferma delle nostre promesse. È questo lo spirito di Fielmann». Lo spirito di chi è produttore, rappresentante e ottico: un processo in grado di coprire l’intera filiera e abbattere molti costi: gli articoli delle collezioni Fielmann possono arrivare a costare anche il 70% in meno rispetto alla comune fascia di prezzo dei prodotti brandizzati, mentre per quanto riguarda le montature di marca, si possono trovare con una scontistica che oscilla dal 15% al 50% in meno, rispetto ai prezzi che si trovano presso un ottico medio tradizionale. E questo grazie agli acquisti all’ingrosso per tutto il network commerciale. «Produciamo internamente gli occhiali e li forniamo direttamente alle filiali: dal produttore al consumatore».Le collezioni Fielmann, disegnate internamente, si differenziano per diverse tipologie. Ad esempio, grazie alle montature a Tariffa Zero, il cliente paga solo le lenti.
«Tra le collezioni Fielmann sono disponibili anche le nostre montature Made In Italy — conclude Andreatta —. A questo si aggiungono una serie di garanzie sulla rottura o lo smarrimento degli occhiali. In negozio teniamo sempre dello champagne: nel caso un cliente reperisca gli stessi occhiali a minor prezzo, la pregiata bottiglia è sua. Non succede mai. Succede invece che il 90% dei clienti torni a farci visita».
Teniamo sempre champagne in negozio: se un cliente trova un prezzo inferiore a quello che gli abbiamo fatto noi, la bottiglia è sua Ivo Andreatta Country manager Fielmann