Nei vani segreti 12 chili di coca e 114.000 euro
Romano: una leva e una corda per aprire i nascondigli della droga e del denaro su due auto, in cella tre albanesi
Un’auto era imbottita di droga, l’altra di soldi. Tutto ben nascosto in compartimenti segreti, a Romano, che a seguito di altri blitz in passato si conferma uno snodo del traffico di droga. Venerdì pomeriggio i carabinieri della stazione cittadina hanno sequestrato 12 chili di cocaina pura divisa in panetti e 114.000 euro in contanti, arrestando tre albanesi e denunciando altre due persone.
L’operazione è partita nel parcheggio del supermercato Conad in prossimità dell’ex strada statale Soncinese. Nel primo pomeriggio è arrivata una Citroen C4 con a bordo un albanese raggiunta poco dopo da un Suv Peugeot 5008 su cui viaggiavano altri due albanesi. Entrambi i mezzi con targa italiana. I tre sono scesi per scambiarsi qualche convenevole e poi sono ripartiti, senza sapere di avere ormai la lente dei carabinieri puntata addosso. La meta del terzetto era un appartamento in via Dosso Pagano affittato da un quarto albanese di 32 anni che lo condivide con la fidanzata italiana di 21 anni.
Appena le due auto hanno imboccato la via è scattato il blitz dei carabinieri, che hanno arrestato i tre albanesi, incensurati. Loro non hanno battuto ciglio, neanche quando a una prima perquisizione dei veicoli è saltato fuori uno scompartimento segreto tra i sedili della C4. Tirando una leva posizionata sotto il cruscotto, il vano si è aperto e all’interno c’erano, divise in mazzette, banconote per un totale di 114.000 euro. A quel punto, sospettando che anche sulla Peugeot ci fosse qualcosa altrettanto ben nascosto, i carabinieri l’hanno portata in un’officina dove hanno potuto controllarla minuziosamente.
Infatti, sotto il vano motore hanno trovato i 10 panetti di cocaina per un peso complessivo di 12 chilogrammi. Erano legati con una cordicina in modo che, tirandola, si potessero sfilare dal nascondiglio. Controllate le auto, sono stati perquisiti anche l’appartamento e il garage. In quest’ultimo sono state trovate delle presse in metallo che secondo i militari sarebbero servite per confezionare la cocaina. L’appartamento, è l’ipotesi degli investigatori, doveva servire come punto d’incontro tra acquirente e venditori della droga e poi, dopo il confezionamento, allo smercio al dettaglio sui mercati della droga della province di Bergamo, Brescia, Cremona ed Est Milanese.
Il denaro è ritenuto il prezzo all’ingrosso della cocaina che una volta tagliata e venduta al dettaglio avrebbe fruttato anche 1,2 milioni di euro. Il pm Nicola Preteroti ha disposto il sequestro «allargato» dei contanti, perché ingiustificati rispetto al reddito di chi li trasportava in auto. Deciderà il gip, anche sulla convalida degli arresti degli albanesi messi in carcere, probabilmente domani. La coppia che vive nell’appartamento di Romano è stata denunciata a piede libero.