La realtà, l’oltre e l’altro: il mondo negli scatti di Facchinetti
Tredici capitoli, 11 zone diverse del mondo e oltre 200 foto racchiuse in un libro intitolato con il nome dell’autore delle immagini, Antonio Facchinetti. L’opera, edita dalla casa editrice Corponove, nella collana «Artisti Bergamaschi», è dedicata al defunto cardinale Capovilla, già segretario particolare di Papa Giovanni. Il leitmotiv del libro, sottotitolato «Non solo obiettivo. Lo Spirito del Pianeta. L’Origine. L’Uomo e il Creato. La realtà, l’oltre e l’Altro», è ripreso nella prefazione da don Fausto Resmini, cappellano del carcere di Bergamo. Il sacerdote dà il via alle 192 pagine del libro scrivendo riguardo «... alla bellezza straordinariamente intensa della natura e dei popoli della Terra, i più lontani dalla nostra modernità...». Modernità infatti lontana dagli scatti di Antonio Facchinetti, nato a Bergamo nel 1936, alla ricerca di paesaggi naturali da catturare con la sua Nikkormat sin dal 1968 quando si spinse fino in Kenya e Uganda. In quei luoghi ha stretto amicizie con i popoli autoctoni documentandone la vita e l’ambiente circostante. Groenlandia, Islanda, Nepal, Mali, Polinesia, Arcipelago della Sonda, Nuova Guinea, La grande Valle dei Dani, Amazzonia venezuelana, Madagascar e India sono il mondo racchiuso negli scatti del viaggiatore-fotografo. Le foto esclusive, che tracciano le spedizioni di Facchinetti in 50 anni di vita, portano alla conoscenza dei ghiacciai e delle onde dei mari blu notte di Islanda e Groenladia passando poi agli «uomini di fango» nella Terra dei Papua, tribù di indigeni in Nuova Guinea che praticavano cannibalismo fino al secolo scorso arrivando a sorvolare in aereo i vulcani inattivi della Polinesia. E ancora foto di incantatori di cobra naja naja e di elefanti durante la tradizionale processione del sacro dente di Buddha in India. Perfette immagini provengono anche dall’Arcipelago della Sonda con le fotografie dei varani di Komodo a Timor, del preistorico casuario o delle risaie nelle isole di Sumatra e di Cebeles. Preziosi anche i primi piani dei volti degli amici dell’artista in Tibet o nell’Amazzonia venezuelana. Gli ultimi scatti del libro propongono un variopinto spezzato di flora, fiori in particolare, di rara visione come le ricercate fotografie di Facchinetti.