La città cresce ancora In centro boom di stranieri
Le statistiche demografiche 2018 di Palazzo Frizzoni L’assessore Angeloni: «Bergamo torna a essere attrattiva»
Anche quest’anno Bergamo cresce: al 31 dicembre 2017 sono 121.203 gli abitanti della città. Il quartiere con il maggior numero di residenti è il centro, dove si concentra pure la maggior parte della popolazione straniera. I dati emergono dalle statistiche demografiche del Comune di Bergamo, che ogni anno raccontano i cambiamenti in atto in città.
Bergamo continua a crescere: è stata superata la quota di 121 mila abitanti. Il 31 dicembre 2017 erano 121.203. Il dato conferma la tendenza della città, un aumento di residenti che si registra dal 2014. Si torna ai numeri degli anni 2011 e 2012, quando gli abitanti erano stati rispettivamente 121.316 e 121.137. Il dato era sceso, nel 2013, a 119.049, per poi ricominciare a salire. Per trovare un numero così alto, bisogna tornare al 1980, quando i residenti erano 124.150. La crescita degli abitanti emerge dalle statistiche demografiche del Comune di Bergamo, che ogni anno raccontano con i numeri come sta cambiando la città.
La fascia d’età più numerosa è quella che comprende chi ha dai 50 ai 54 anni: i residenti sono 9.901, e le donne sono in maggioranza (5.196 contro 4.705 uomini). La seconda fascia più popolosa va dai 45 ai 49 anni: 9.582 residenti in questo caso e ancora una volta ci sono più donne che uomini. Prevalgono invece gli uomini nelle fasce d’età tra uno e 39 anni.
Il report del Comune analizza anche la distribuzione della popolazione per zona. Il quartiere con il numero più alto di abitanti è il centro: 17.082 residenti, e la zona di Sant’Alessandro è quella che registra la densità demografica più alta, 9.681 abitanti per chilometro quadrato. La densità più bassa, 269 abitanti per chilometro quadrato, si trova sui Colli. Grumello è invece il quartiere cittadino con il minor numero di abitanti: sono soltanto 1.739, anche se il dato è in leggera crescita rispetto agli anni scorsi. Crescono, dopo più di 70 anni di segno negativo, anche i residenti di Città Alta: erano 2.728 al 31 dicembre scorso, 24 in più rispetto alla stessa data dell’anno precedente. «Si tratta di un incremento poco sotto l’1% — fa notare il Comune —, ma rappresenta un’inversione di tendenza mai registrata nel secondo dopoguerra».
I dati spiegano pure che quasi una famiglia su due (il 45,7%) è composta soltanto da un componente (26.692 nuclei su un totale di 58.410). Il 25,3% delle famiglie invece comprende due componenti, mentre soltanto l’1,1% più di cinque persone.
Gli stranieri residenti in città sono 20.025: il numero torna a crescere, dopo il calo del 2014 e del 2015, ed è il 16,5% di tutti gli abitanti. Dieci anni fa erano 12.724, il 10,9%, nel 1997, 3.046, il 2,6%. Gli stranieri vivono soprattutto in centro città, dove sono 2.982 (il 15,3% del totale degli stranieri) e a Borgo Palazzo (2.003 abitanti). La nazionalità più popolosa è quella della Bolivia (3.744 residenti, il 18,7%), seguita da Romania (1.803, il 9%) e Ucraina (1.687, l’8,4%).
Per quanto riguarda la popolazione anziana, non si registrano grosse differenze rispetto all’anno scorso. La quota di anziani è sostanzialmente stabile: i residenti con più di 65 anni sono 29.761 (erano 29.762 nel 2017, uno in più). Le donne sono in maggioranza, 17.888, contro gli 11.873 uomini.
«La crescita della città — dice l’assessore ai Servizi demografici Giacomo Angeloni — rivela che Bergamo è tornata a essere una città attrattiva. Ci sono molti spunti di riflessione interessanti in questi dati, a partire dall’incremento di residenti di Città Alta, un fatto straordinario negli ultimi 70 anni del centro storico, e l’assestamento della popolazione anziana, dopo anni di crescita vertiginosa del numero di over 65 in città».
Immigrazione Dopo gli anni della crisi e della frenata, i residenti stranieri tornano sopra i 20 mila