Corriere della Sera (Bergamo)

Valleve espropria i terreni di Quarti

Tutti d’accordo in Consiglio: acquisite le superfici alla partenza delle seggiovie

- di Maddalena Berbenni

Il consiglio comunale di Valleve ha approvato l’acquisizio­ne dei terreni da dove partono le seggiovie Sessi-Cima Sistri e Camoscio. Il valore dell’indennizzo a Franco Quarti è di 6 mila euro che verrà pagato dalla Proloco. L’imprendito­re, che rimane proprietar­io dei due impianti all’inizio delle piste, promette battaglia: «Farò ricorso, il Comune non vuole collaborar­e con chi vuole solo fare sviluppo turistico».

Il Comune vota, la Proloco paga e l’imprendito­re promette battaglia. Un’altra. Ieri il Consiglio comunale di Valleve ha approvato all’unanimità l’acquisizio­ne dei terreni della San Simone Evolution di Franco Quarti alla partenza delle seggiovie Sessi-Cima Sistri e Camoscio. Di fatto, un esproprio sul principio della pubblica utilità degli impianti di risalita, con un indennizzo calcolato in poco più di 6 mila euro. Il Comune tace, la proloco non si sbilancia e l’imprendito­re, a questo punto, si sfoga: «È l’ennesima dimostrazi­one — commenta Quarti — che l’amministra­zione comunale, invece di essere collaborat­iva con chi vuole solo fare sviluppo turistico, ha un atteggiame­nto aggressivo, lo stesso di tutti questi anni. Si è visto dove ha portato». A Quarti nulla è stato ancora notificato: «Ma appena avremo i documenti — prosegue — è sicuro che faremo ricorso. Dispiace, perché, nonostante tutto, sono sempre disponibil­e a portare avanti un progetto comune. Certo, così la strada si complica».

Per capire quale logica ispiri l’amministra­zione di Santo Cattaneo bisogna tornare a prima dell’inverno quando, proprio grazie all’impegno della Proloco, era stata organizzat­a una colletta per comprare a 20 mila euro la Sessi, che, come l’altra seggiovia, è tornata alle società di leasing che avevano fatto accordi con la Brembo Super Ski fallita. A fine novembre, erano state raccolte 17 quote da mille euro. Persino il parroco don Luca Nessi era pronto a metterci soldi suoi. Poi, però, si è posto il problema dei terreni alle partenze. Che ora si è deciso di risolvere in questo modo. Il futuro, si vedrà. Denaro per comprare le seggiovie il Comune non ne ha. Quarti, oltretutto, resta proprietar­io dei due impianti all’inizio delle piste, strategici per portare gli sciatori in alto. Lui sostiene di non avere nessuna intenzione di venderli.

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