La rivoluzione sul convento accende la polemica
Da solo, l’ex convento vale metà del centro storico di Serina. Sul futuro del complesso si consuma una polemica che si allarga al trasloco dell’asilo. Tutto nasce dal progetto, protocollato due settimane fa in Comune, per potenziare gli alloggi per anziani e sistemare il chiostro usato per concerti e mostre, ma privo di bagni. Sull’«assenza di partecipazione» è insorta la minoranza: «È il bene pubblico più importante del paese — critica Andrea Tiraboschi della civica Futuro e Tradizione (F&T) —, per dargli un futuro serve un percorso di condivisione, altrimenti diventerà una scatola vuota e non vissuta». Il sindaco leghista Giovanni Fattori parla di uno stadio ancora preliminare: «Non c’è nessuna delibera — replica, impegnandosi a indire un’assemblea —, sono in corso le valutazioni, perché un privato (la cooperativa In Cammino, che gestisce già la casa per anziani, ndr) ha presentato un progetto con tutti i requisiti». Un iter con «buone possibilità», anticipa il sindaco, dopo un anno e mezzo di confronto fra coop e municipio. «Stiamo aspettando la risposta, la convenzione non è ancora stata sottoscritta», spiega la presidente della coop, Danila Beato. «In paese non se ne sapeva niente», è l’appunto dell’opposizione. Dopo l’estate e un cantiere da 70 mila euro, scatterà il trasloco dell’asilo verso i tre piani della «Cà de Rafaei», liberati da Cai e biblioteca, che a loro volta migreran-no nella materna. F&T contesta la tempistica delle scelte, comunicate «a cose fatte» e a mandato quasi scaduto. Fattori, che si ricandiderà, glissa sull’accusa di non aver interpellato i genitori: «Ci siamo consultati con i rappresentanti». Alle elezioni, correranno anche due liste civiche, di Giorgio Cavagna e Roberto Belotti, mentre F&T non ha ancora deciso se ripresentarsi.