Corriere della Sera (Bergamo)

Le azioni d’oro e la multa della Consob

L’ex vice di Italcement­i guadagnò 60 mila euro acquistand­o nel giorno di Heidelberg

- di Donatella Tiraboschi

La

mattina del 28 luglio 2015 la moglie di Lorenzo Renato Guerini, allora vice presidente di Italcement­i, ha acquistato un pacchetto di azioni del gruppo. Quello stesso giorno è stata annunciata la cessione ad Heidelberg con un premio del 70% per gli azionisti, alla chiusura della Borsa. Non essendoci stata da parte di Guerini la segnalazio­ne prevista per legge, la Consob lo ha multato per 15 mila euro.

Dopo la lettura della sentenza, il papà di Michele Legrenzi si è avvicinato a Serse Pedretti. «Sei una persona ignobile», gli ha detto. Suo figlio, 26 anni, di Clusone, è stato condannato a 1 anno (il pm aveva chiesto 4 mesi) per rivelazion­i di documenti segreti. Nella pratica, aver copiato 33.213 file dell’azienda di abbigliame­nto sportivo Onis, con sedi a Spirano e in Svizzera, per cui lavorava come grafico. Pedretti, il suo ex titolare, è stato invece assolto (come chiesto dal pm) dall’accusa di esercizio arbitrario delle proprie ragioni, di cui era imputato per aver trattenuto in azienda il cd su cui il giovane aveva salvato anche dei dati personali. Il ragazzo, difeso dall’avvocato Claudio Catucci che aveva chiesto l’assoluzion­e, non si è presentato a processo. Pedretti sì, aveva parlato, raccontand­o che in quei dati copiati c’era la vita della sua impresa. Sopratutto, i nomi dei fornitori trovati con fatica anche all’estero. «Sei dalla parte della ragione e ti prendi gli insulti — reagisce allo sfogo del padre del giovane —. Non lo avrei denunciato se fosse venuto dall’avvocato e si fosse impegnato a non usare quei file. Questi sono stati cinque anni di ansia, vivere un processo ti logora dentro. Senza contare che vivo all’estero».

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