Corriere della Sera (Bergamo)

«Soprusi e droga ai Propilei: multe non esagerate» Negozianti esasperati. Gandi: era necessario

Le sanzioni a 4 giovanissi­mi seduti sui gradini. I negozianti: rifiuti e insulti, non riusciamo a lavorare

- di Armando Di Landro

Dopo

le quattro multe da 100 euro staccate martedì, ieri pomeriggio la polizia locale è tornata ai Propilei «sotto assedio». I racconti dei negozianti parlano di gruppi di ragazzini modello baby gang. «Arriva una ventina di persone — racconta il fiorista Giovanni Rebussi —. Ostacolano il passaggio dei clienti e soprattutt­o rispondono sempre in malo modo. Se li invito a spostarsi per lasciare passare qualcuno, sanno solo insultare». Tutti gli esercenti sottolinea­no che da quasi due anni sono costanti gli incontri con l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi e con la comandante della polizia locale Gabriella Messina, per tentare di organizzar­si. «C’è un quadro di assoluta esasperazi­one — spiega l’assessore Gandi —. Non sto parlando di criminalit­à, ma di atteggiame­nti certamente molesti nel loro complesso. Tenteremo di mantenere una presenza sempre più puntuale».

Il quadro è di esasperazi­one per chi lavora lì, mi è stato segnalato più e più volte. La polizia locale ha fatto leva sul divieto di sedersi sui monumenti solo per far fronte a una situazione difficile. Ora serve una presenza stabile Sergio Gandi Assessore I fatti Vetrate sporche, fiori rubati, schiamazzi, musica alta. «Ma c’è anche spaccio» La linea dura Anche ieri polizia locale sul posto. Da due anni incontri tra il Comune e tutti gli esercenti

«Ma quale esagerazio­ne, dovrebbe essere solo l’inizio»: per chi lavora ogni giorno a ridosso dei Propilei di Porta Nuova le quattro multe da 100 euro staccate martedì dalla polizia locale, per quattro giovanissi­mi seduti sui gradini proprio di fronte al semaforo che guarda verso viale Papa Giovanni, non sono affatto il frutto di una fiscalità eccessiva dei vigili. Anzi. Il quadro tracciato dagli esercenti di quell’angolo della città è di esasperazi­one. Qualcuno rifiuta addirittur­a di fornire la sua testimonia­nza, «per non esasperare gli animi». È il caso del titolare del piccolo bar, che lavora parecchio, affacciato sul vicolo che correndo a fianco di un Propileo porta verso piazza Matteotti e Palazzo Uffici. Gestisce il locale da tre anni, ma non vuole dire nulla, mentre pulisce per terra ben oltre l’ingresso del suo bar. Ed è un cliente affezionat­o, di passaggio, a raccontare: «Quasi ogni pomeriggio, su quei gradini, si ritrovano parecchi ragazzi. Avranno tra i 13 e i 18 anni. Sono piuttosto agitati, sempre in gruppo, urlano, ascoltano musica ad alto volume, fumano sigarette e spinelli, bevono birra… E non hanno nessun rispetto».

«Arrivano anche una ventina di persone — racconta Giovanni Rebussi, fiorista di terza generazion­e —. Ostacolano il passaggio dei clienti e soprattutt­o rispondono sempre in malo modo. Se li invito a spostarsi per lasciare passare qualcuno, sanno solo insultare. A volte capita anche che qualche bullo rubi un fiore dei miei, tra quelli esposti fuori, per fare il gradasso. E poi la sera resta uno schifo: mozziconi di sigarette e di spinelli per terra, bottiglie rotte, cartoncini delle pizze lasciati proprio qui davanti, come se stessimo parlando di un cestino della spazzatura». «In alcuni casi è difficile entrare nella nostra agenzia — raccontano i dipendenti della Lorandi Viaggi —. Entrano nel vicolo anche con gli scooter, li parcheggia­no qui davanti, spesso si appoggiano alle vetrate. E quando chiediamo cortesemen­te di restare più in silenzio o di rispettare il nostro lavoro, sanno solo rispondere con parolacce di ogni tipo».

Insomma, secondo i negozianti, il divieto di sedersi sui gradini dei monumenti, utilizzato martedì dalla polizia locale per staccare i verbali, è stato solo un pretesto che ha svelato sempliceme­nte la punta di un iceberg. Perché tutti gli esercenti sottolinea­no che da quasi due anni sono costanti gli incontri con l’assessore alla Sicurezza Sergio Gandi e con la comandante della polizia locale Gabriella Messina, per tentare di organizzar­si. Telefonate, segnalazio­ni, esposti di ogni genere, contro quella che sembra più una mezza baby gang che non un semplice gruppo di amici.

Ieri, attorno alle 17, la linea dura della polizia locale è proseguita. La «compagnia» sotto accusa, vivendo evidenteme­nte ogni suo pomeriggio proprio lì, si è ben guardata dal sedersi sui gradini. E una decina di persone si sono concentrat­e nel vicolo: soprattutt­o ragazzi, italiani e stranieri, chi vestito da rapper, chi senza uno stile particolar­e. Il tutto mentre sul posto sono arrivate ben due pattuglie della polizia locale, che hanno controllat­o e multato un ragazzo appoggiato proprio ai gradini, forse estraneo alla situazione. E poi richiamato altre ragazze che sembravano sedute lì per caso. Mentre pochi metri più in là, di fronte al bar, gli assidui frequentat­ori di Porta Nuova, sembravano infastidit­i dalla continua presenza dei vigili. C’è anche spaccio, in zona? Qualcuno, senza voler apparire, suggerisce di sì: «Le droghe leggere che si fumano lì vengono vendute sul posto, c’è tutto un giro...». Il fotografo prova a fare due scatti, viene insultato pesantemen­te anche mentre passa da Porta Nuova in auto.

«Tra il vicolo e il Propileo c’è un quadro di assoluta esasperazi­one — commenta l’assessore alla Sicurezza e vice sindaco Sergio Gandi —. Le sanzioni hanno fatto leva su un articolo specifico del regolament­o di polizia urbana, ma posso garantire che da mesi ricevo chiamate di persone che lavorano e sono piuttosto in difficoltà. In un passato piuttosto recente il ritrovo era anche concentrat­o sull’edicola dall’altra parte di via Tiraboschi e posso garantire che anche il titolare del punto vendita era parecchio esasperato. Non sto parlando certo di criminalit­à, ma di atteggiame­nti certamente molesti nel loro complesso. Tenteremo di mantenere una presenza sempre più puntuale».

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I momenti Ieri pomeriggio, attorno alle 17, le immagini dall’alto a sinistra in senso orario: ragazzini tra i 13 e i 18 anni , italiani, magrebini, senegalesi, infastidit­i dalle multe della polizia locale, non occupano i gradini dei Propilei e sostano...
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