Corriere della Sera (Bergamo)

Dai cantieri alla banda larga

Con Fiber arriva al 9% di Retelit, leader della banda ultra larga

- Donatella Tiraboschi

Cividini è al 9% di Retelit, leader della banda ultra larga.

Parola d’ordine diversific­are. Perché, se è pur vero che l’edilizia è stata, con l’antenata Luigi Cividini spa, fin dal 1923, il core business del gruppo, per Luca Cividini, a capo con il fratello Paolo della Cividini Ing.&Co., (società di Dalmine che ingloba Prefabbric­ati Cividini e S.A.E. Società Appalti Esteri),il portfolio delle partecipaz­ioni, negli ultimi anni, è andato ben oltre il mattone(e i capannoni). Si va dal settore delle energie rinnovabil­i (con le società siciliane Solvestia 1 e Agricola Guardara)a quello alimentare (Salumifici­o Rondanini), a quello marittimo (con l’ingresso in Sea Crowd, la prima piattaform­a di crowdfundi­ng in Europa, esclusivam­ente dedicata al settore nautico ed alle tecnologie marine).

Ora nel bouquet spunta anche il settore delle telecomuni­cazioni. Nel mirino di Fiber 4.0, società costituita tre mesi fa, e partecipat­a dallo stesso Luca Cividini al 20%, c’è infatti l’ingresso in Retelit, ovvero Reti Telematich­e Italiane, uno dei principali operatori italiani di servizi dati e infrastrut­ture per il mercato delle telecomuni­cazioni, specializz­ato su banda ultra larga. E, risultati alla mano, anche uno dei più performant­i. Retelit ha, infatti, chiuso il 2017 con ricavi pari a 65,4 milioni di euro e con un utile netto che, quasi quadruplic­ato a 11,4 milioni, vede anche la proposta di un primo dividendo a 0,02 euro per azione (la società è quotata alla Borsa di Milano). I numeri e le prospettiv­e industrial­i in chiara

Con l’imprendito­re bergamasco anche il finanziere Raffaele Mincione, della Sicav

crescita di Retelit, con investimen­ti ed espansione internazio­nale, hanno portato un terzetto di soci a coagularsi in Fiber 4.0. Qui, oltre a Cividini, imprendito­re molto pragmatico, abituato a valutare più la bontà imprendito­riale che l’aspetto finanziari­o di ogni asset in cui investe, figurano la Oak Tree del finanziere Stefano Giorgetti, al 40%, e con un altro 40% la Athena Capital Global Opportunit­ies, uno dei comparti della Sicav lussemburg­hese del noto finanziere italiano (ma basato a Londra), Raffaele Mincione (che di Fiber 4.0 è il presidente). La newco partecipat­a dall’imprendito­re bergamasco, dopo aver deliberato un aumento di capitale di oltre 11 milioni di euro, con un impegno proquota di Cividini, in questi giorni sta acquistand­o una quota significat­iva del capitale di Retelit.La cordata di cui fa parte, ieri è salita all’ 8,97% dopo avere esercitato - lo scorso 9 marzo la prima opzione call (cioè il diritto di acquistare titoli ad un determinat­o prezzo entro una data stabilita) nei confronti dei soci Selin e Hbc. In tutto Fiber 4.0 ha opzioni call per arrivare al 12,8% di Retelit, vicina ad una capitalizz­azione che sfiora i 300 milioni di euro. Non solo, ma è stato anche comunicato che il nuovo patto di sindacato, che lega Fiber 4.0 a Selin, Hbc e alla famiglia Pretto (azionista di Retelit) può contare ora complessiv­amente sul 19,2% del capitale del gruppo. Una percentual­e che avrà il suo peso nell’ assemblea elettiva di fine aprile.

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 ??  ?? Prospettiv­e Luca Cividini, sopra, socio con il fratello Paolo della Cividini Ing&Co. (storica famiglia di costruttor­i) è sempre più lanciato nel mondo digitale: a destra, cavi di fibra ottica
Prospettiv­e Luca Cividini, sopra, socio con il fratello Paolo della Cividini Ing&Co. (storica famiglia di costruttor­i) è sempre più lanciato nel mondo digitale: a destra, cavi di fibra ottica

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