Corriere della Sera (Bergamo)

Rullo Goggia Suo il Super-G

- di Silvia Cimini e Donatella Tiraboschi

Dopo la vittoria della coppa di discesa ad Are, Sofia Goggia si è aggiudicat­a il super-G. «È stato un risultato pazzesco», ha detto. Questa vittoria traccia la strada per il futuro. Ne è convinto Kristian Ghedina, uno degli azzurri più veloci della storia dello sci italiano: «Sofia è fortissima in discesa, forte in super-G e brava anche in gigante. Queste tre specialità insieme le possono far vincere la Coppa del Mondo generale».

Sofia Goggia non finisce di stupire e aggiunge un’altra perla al finale di stagione. Dopo la vittoria della coppa di discesa ad Are (sede delle finali di Coppa del Mondo), si è aggiudicat­a anche il super-G, precedendo la tedesca Rebensburg e la statuniten­se Vonn. «È stato un risultato pazzesco — ha spiegato —, mercoledì ho raggiunto un traguardo a cui pensavo dalla fine di gennaio (la vittoria della coppa di specialità, ndr), quindi tutto ciò che ho fatto è stato uno step di avviciname­nto. È stato difficile mantenere il livello di attenzione così alto, ma quando ho visto la posizione ero troppo contenta. Ho pensato che la gara andava affrontata con la massima serenità, non ho sentito la necessità di strafare». Anche alla vigilia le sensazioni erano state ottime: «Al mio skiman ho scritto nel pregara che volevo finire quella cosa cominciata in Corea ma non conclusa e ho mantenuto fede alla promessa». Già alle Olimpiadi, infat- ti, Sofia si era ben comportata in questa disciplina, anche se un errore le era costato il podio. Quest’ultima è la seconda vittoria in carriera in super-G e la bergamasca punta a migliorare anche queste statistich­e: «Sono contenta di avere vinto in questa disciplina dove mi sento competitiv­a. Anzi il mio limite è quello di non essere ancora riuscita a esprimermi al massimo con costanza, se non solamente una volta all’anno». Ci riproverà: ora la aspetta il gigante, ultima fatica di un’annata indimentic­abile grazie alla doppietta Coppa di discesa-oro olimpico.

La vittoria in super-G apre nuovi scenari e traccia la strada per il futuro. Ne è convinto Kristian Ghedina, uno degli azzurri più veloci della storia dello sci italiano. «Sofia — attacca Ghedo — è fortissima in discesa, forte in super-G e brava anche in gigante. Messe insieme, queste tre specialità, le possono far vincere la Coppa del Mondo generale. Ma per mettersela in bacheca due discipline non bastano». Il gardenese volante è piacevolme­nte sorpreso dell’annata in gran spolvero della Goggia: «Sono sincero, non me l’aspettavo. E spiego anche perché: lei veniva da una stagione, quella precedente, in cui aveva fatto benissimo. È successo anche a me. Quando torni al cancellett­o di partenza, tutti si aspettano delle conferme. Ma se i risultati non arrivano, è facile entrare in crisi. Non solo, ma quando diventi un personaggi­o devi essere anche bravo a gestire le pressioni della stampa

Sofia a 25 anni è riuscita a equilibrar­e la potenza fisica con l’esuberanza che si ha in gioventù Kristian Ghedina

e degli sponsor. Sono impegni a cui non puoi sottrarti, e Sofia è riuscita benissimo a gestirsi in più ambiti». Il segreto? Secondo Ghedina sta nel lavoro mirato e in una consapevol­ezza nuova che Sofia ha acquisito: «Adesso, a 25 anni, è riuscita a equilibrar­e la potenza fisica con quell’eccesso di esuberanza che è tipico di quando si è giovani. Sofia aveva ben chiaro, fin da ragazzina, dove voleva arrivare: fissarsi degli obiettivi chiari vuol dire indirizzar­e tutti gli sforzi mentali e fisici in quella direzione. Lei è arrivata al top; padronanza della testa e del fisico e quel pizzico di incoscienz­a che ti serve per buttarti giù a rotta di collo».

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Sorrisi Sofia Goggia sul podio di Are dove ha conquistat­o anche il supergigan­te

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