Corriere della Sera (Bergamo)

Mazzate alle vetrine, poi l’incendio Negozio distrutto prima dell’apertura

Romano, fiamme in un ortofrutta: non escluso il dolo Inaugurazi­one annullata, un mese fa l’atto vandalico

- Pietro Tosca

Un incendio sospetto ha pesantemen­te danneggiat­o un negozio di Romano ormai prossimo all’apertura: l’inaugurazi­one era fissata per domani. Lo stesso punto vendita, durante alcuni lavori di sistemazio­ne, un mese fa era stato oggetto di atti vandalici. Il rogo, unito all’episodio precedente, ha quindi fatto scattare indagini immediate dei carabinier­i: al momento non è affatto esclusa l’origine dolosa delle fiamme che hanno colpito «La frutta di Romano», in via Isonzo, dove l’incendio è esploso poco prima delle 5 di ieri mattina.

I vigili del fuoco hanno appurato che le fiamme sono partite dal bancone, in prossimità del punto dove è stato installato il registrato­re di cassa. Non è stato chiarito, però, cosa abbia provocato il rogo. Nel palazzo i dubbi su un’origine dolosa dell’incendio sono molti. A generarli un episodio accaduto un mese fa. «Era domenica — racconta ancora una residente — e nel cuore della notte si sono sentiti dei colpi. La mia vicina ha visto che c’era un uomo con il volto coperto e con una mazza in mano che stava demolendo una vetrina. Quando ha provato a richiamarl­o dicendogli “Cosa stai facendo?” quello ha risposto in una lingua straniera e si è allontanat­o correndo». L’obiettivo, per gli investigat­ori dei carabinier­i, è capire se quell’atto vandalico e l’incendio siano intimidazi­oni legate tra loro. Ma al momento il mistero resta.

Ad accorgersi di quello che stava accadendo è stata la famiglia che vive proprio sopra le vetrine dell’esercizio commercial­e. La coppia è stata svegliata all’improvviso dal denso fumo nero che stava riempiendo anche la sua abitazione e aveva ormai saturato l’ortofrutta, mentre le fiamme ardevano il bancone. «Noi siamo stati svegliati dal crepitio del fuoco e dal rumore delle vetrine danneggiat­e dal calore — racconta una pensionata che vive nello stesso complesso —. Il nostro appartamen­to per fortuna è sul retro rispetto al negozio e non abbiamo avuto il problema del fumo. Quando ci siamo accorti di quello che stava accadendo abbiamo chiamato la nostra vicina che ci ha detto che aveva già dato l’allarme».

Sul posto è arrivata una squadra di vigili del fuoco volontari di Romano e una pattuglia di carabinier­i. I pompieri sono riusciti a domare il rogo. La mancanza di areazione all’interno del locale ha limitato l’espandersi del fuoco. I vigili del fuoco hanno provveduto anche alla messa in sicurezza del locale rimuovendo parte del mobilio, portandolo all’esterno. Per sicurezza, durante le operazioni di spegniment­o, è stata fatta uscire dalla propria abitazione la famiglia che vive sopra l’ortofrutta. Il negozio è di proprietà di una famiglia di commercian­ti treviglies­i e fino a un paio di mesi fa ospitava la filiale di Romano di Banca Antonvenet­a. Dopo la chiusura dell’istituto di credito, lo spazio commercial­e è stato preso in affitto da un imprendito­re marocchino di Milano, per aprirvi un negozio di frutta e verdura, ma che offrirà anche il servizio di macelleria sul modello di un altro negozio già inaugurato a Rovato. L’apertura del punto vendita di Romano era fissata per domani: per terra, annerito davanti alla vetrina, c’è ancora un cartello che ne dà l’annuncio.

Le fiamme sarebbero iniziate dal bancone, vicino alla cassa. Paura tra i vicini di casa

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I danni In alto, il locale annerito dalle fiamme. Sopra, un passante guarda dentro il negozio

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