Corriere della Sera (Bergamo)

Nata tetraplegi­ca A Eleonora 250 mila euro subito

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Dopo nove anni e un’ora scarsa di Camera di Consiglio, per Eleonora giustizia è fatta. E pazienza se nell’attesa è scattata la prescrizio­ne. Era una questione di principio e poi servirà per il risarcimen­to chiesto in sede civile: 30 milioni di euro, una cifra record, come sopra ogni limite sono le sofferenze che la bambina, tetraplegi­ca, patisce da quando è nata. Eleonora Gavazzeni ha già subìto una ventina di interventi. Non vede, non sente, ha continui dolori e crisi epilettich­e (nella foto, con Papa Francesco nel 2014). Ieri i giudici della Corte d’Appello di Venezia hanno riconosciu­to la responsabi­lità penale delle ginecologh­e che gestirono il parto, Dina Paola Cisotto e Cristina Dibello, assolte in primo grado. Contro di loro non si può procedere, perché, appunto, il reato di lesioni gravissime si è prescritto. Con l’Azienda Ulss 18 di Rovigo dovranno però pagare subito una provvision­ale di 250 mila euro e in solido un risarcimen­to che spetterà ai giudici civili quantifica­re. I genitori Davide Gavazzeni e Benedetta Carminati, 41 anni, lui di Chiuduno, lei di Corna Imagna, si erano trasferiti a Rovigo nel 2008. Il 3 dicembre di quell’anno Eleonora è venuta al mondo dopo un parto drammatico. Con l’avvocato di Rieti Mario Cicchetti era partita la denuncia. «Abbiamo vinto, abbiamo vinto — risponde al telefono Gavazzeni, con la voce rotta dall’emozione —. Benedetta, che è a casa con la bimba, è scoppiata a piangere quando gliel’ho detto. Finalmente potremo curare nostra figlia in modo adeguato». Quei soldi servono ai Gavazzeni: la moglie ha lasciato il posto per prendersi cura di Eleonora, il marito, artigiano nell’edilizia, fa fatica. «Prima di andare a letto, stasera, guarderò negli occhi Eleonora e le dirò che abbiamo avuto giustizia». (mad.ber.)

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