Lombardini assolto
La svolta dopo i nuovi conteggi ridimensionati da oltre cinque milioni di euro a meno di tre
La Procura ha chiesto l’assoluzione «perché il fatto non costituisce reato», il giudice l’ha decisa «perché il fatto non sussiste». Andrea Lombardini, consigliere delegato della Gros Market, era a processo per evasione di Iva su oltre 5 milioni, poi ridotti.
Tra fornitore e acquirente c’è di mezzo l’Iva, l’imposta sul valore aggiunto. Chi vende la carica sulla fattura e chi compra la paga a meno che non sia un esportatore abituale, cosa che deve dichiarare in una lettera di intenti. È in questo meccanismo che Andrea Lombardini, 50 anni, di Scanzorosciate, come consigliere delegato della società Gros Market Italia srl che commercia all’ingrosso, era finito a processo per l’evasione di Iva su 5.850.000 euro, per il 2012. Ieri è stato assolto «perché il fatto non sussiste». Il giudice Stefano Storto spiegherà la sua decisione nelle motivazioni, ma dalla formula si intuisce che sia andato oltre il mero riconteggio dell’Iva non pagata, ridimensionata a meno di 3.000.000, dunque sotto la soglia della punibilità. Una diversa visione rispetto a quella della Procura, che ha chiesto sì l’assoluzione ma con la formula «perché il fatto non costituisce reato». Parte offesa era l’Agenzia delle Entrate, dalla quale erano partite delle verifiche culminate in un accertamento con adesione, una sorta di accordo per evitare la lite tributaria. Sul fronte penale, il pm Fabio Pelosi contestava a Lombardini di aver permesso che gli acquirenti non pagassero l’Iva benché non fossero esportatori abituali. Ma l’avvocato Tomaso Cortesi ha sottolineato che la società sia stata a sua volta ingannata.