Treviglio rinvia la circonvallazione a senso unico
Problemi derivanti anche dal piano dell’ex Baslini. Si lavora alle soluzioni
Creare un anello a senso unico intorno al centro di Treviglio bloccherebbe la viabilità tra viale Piave e viale Montegrappa. Così sostengono i tecnici ingaggiati per analizzare anche l’impatto che avrà la realizzazione del piano Baslini.
La realizzazione dell’anello a senso unico intorno al centro storico di Treviglio metterebbe definitivamente in crisi la viabilità cittadina nel tratto che va da viale Piave a viale Montegrappa già ora oberata di traffico. Per questo il Comune ha rallentato la realizzazione del primo intervento. Lo scrivono i tecnici ingaggiati dall’amministrazione per studiare il traffico analizzando l’impatto che su questa situazione già precaria avrà la realizzazione del piano d’intervento integrato Baslini.
Sviluppo, incremento del traffico e qualità della vita: un mix difficile da far quadrare. Se ne è resa conto l’amministrazione comunale di Juri Imeri che coltiva l’idea di ridisegnare la prima circonvallazione. Un intervento che tutti si aspettavano partisse già quest’anno e che invece ora è slittato.
Il ring a senso unico sposterebbe una quota significativa di traffico sulla parte sud dell’anello viario più esterno. Qui il centro studi dell’ingegner Massimo Percudani, che elabora gli scenari per il Comune, stima che il traffico sia già cresciuto dell 9% dal 2010. La situazione precaria ha inoltre nodi difficili da sciogliere: la rotatoria di largo Lamarmora, il semaforo di viale Piave e quello di via De Gasperi. È soprattutto quest’ultimo il punto più critico a causa dell’attraversamento pedonale molto utilizzato e l’alto numero di auto in arrivo dalla rotatoria Baslini che devono svoltare a sinistra verso il centro. L’unica soluzione percorribile sembra la creazione di corsie semaforizzate, sempre che l’attuale ampiezza della strada sia in grado di accoglierle.
Si pensa invece a una rotatoria per l’altro semaforo e al ridisegno del rondò in largo Lamarmora. In questo caso l’incertezza grava sul progetto di insediamento commerciale di Foro Boario che deve finanziare i due interventi.
Una situazione già molto complessa, che potrebbe ag-
gravarsi per l’avvio della bonifica dell’area Baslini. La realizzazione del piano attuativo previsto sull’ex fabbrica chimica, infatti, per il traffico, sarebbe la mazzata definitiva.
Al momento la proprietà intende realizzare la parte commerciale, supermercati e negozi per 5.700 metri quadrati. A regime, però, il progetto prevede anche una forte componente residenziale. Nei mesi scorsi perciò lo studio della viabilità è stato rifatto valutandone l’impatto. Ci si è resi conto che la viabilità sin qui prevista era da ricalcolare e nonostante gli accorgimenti previsti lungo la seconda circonvallazione il traffico sarebbe «impazzito» passando dai 3 mila veicoli attuali a circa 4.500. La soluzione trovata è stata una rivisitazione della viabilità interna all’area spostando su via Lodi una rotatoria. Proprio per questo la proprietà ha depositato la richiesta di variante urbanistica. Una misura necessaria ma non sufficiente: secondo lo studio del traffico a regime occorrerà anche sfruttare la tangenzialina realizzata dal Comune in via Peschiera facendola sbucare sull’ex ss11 verso Cassano con una nuova rotatoria.
«La questione della viabilità è alla nostra attenzione — dice il sindaco di Treviglio Juri Imeri —, entro un mese sarà approvata la variante al Pgt. Il rondò all’incrocio tra viale Piave e via Curletti è già nel piano delle opere mentre il punto più delicato è quello del semaforo tra via De Gasperi e viale Piave ma anche qui ci sono già le idee chiare. Non a caso incontreremo a breve l’ingegner Percudani per approfondire lo studio del traffico».
Direzioni Col senso unico molte auto andrebbero a occupare la parte sud dell’anello più esterno