SERRANDE VOLANTI
Ora che hanno messo i panettoni di cemento tra le colonne del Quadriportico, il bancomat dei predoni si è spostato di due isolati. Dopo sei assalti (due volte da Curnis e Tiziana Fausti, una volta alla pellicceria Marega e da Pagano), i signori delle auto-ariete hanno ripulito la boutique Berne’ di via Borfuro, approfittando ancora una volta, pochi minuti alla mezzanotte, del cambio di turno in questura. L’ennesimo schiaffo. Si sta meglio in certe periferie che in centro a Bergamo, dove il problema sicurezza sta emergendo in tutta la sua prepotenza. E non è certo colpa delle serrande poco resistenti, come lascia intendere il questore. Mancano volanti (a quando i rinforzi annunciati dal capo della polizia?) e non sono ancora state installate le telecamere ad alta definizione nel salotto buono della città. Sergio Gandi, il vicesindaco «sceriffo» di centrosinistra, tra le ola del centrodestra ha adottato il pugno di ferro contro i bulletti dei Propilei (multe salate a chi ci bivacca), gli sbandati nei parchi (vietati alcolici e contenitori di vetro), ha messo le guardie giurate e ha chiuso i self service dove si spacciava. Ma non ha fatto la cosa più importante, anche per colpa di un pasticcio nel bando dell’Atb: cambiare l’obsoleto impianto di sorveglianza. Ieri mattina (non ridete, è una coincidenza di sicuro) hanno iniziato a installare il nuovo server alla polizia municipale. Nelle prossime settimane, giurano, saranno sostituiti gli 86 occhi elettronici vecchi con quelli di nuova generazione. Al settimo colpo, forse, hanno capito.