Corriere della Sera (Bergamo)

Violentò 3 donne in Marocco: preso

Latitante condannato in Marocco, scovato nei palazzi Athena

- Tosca

Latitante trovato a sorpresa in un maxiblitz dei carabinier­i a Zingonia.

Condannato in Marocco per aver violentato tre ragazze, di cui una incinta, si nascondeva a Zingonia. Ieri è finito nella rete dei carabinier­i durante il più grande controllo mai effettuato nelle famigerate torri. Mescolato alla trentina di clandestin­i scoperti e fermati nei palazzi Athena c’era Mostafa El Hassouny, 37 anni, originario di Fes e latitante dal 2012. In patria, con due complici, si era macchiato di una violenza sessuale di gruppo: tre ragazze, di cui due minorenni, erano state portate nei pressi di un cimitero e violentate a turno sotto la minaccia di coltelli. Quella incinta perse il bambino a causa degli abusi. Infine le tre erano anche state rapinate. Per quei crimini l’uomo era stato condannato in Corte d’appello all’ergastolo, ma poco prima dell’arresto aveva fatto perdere le sue tracce.

È rispuntato ieri a Zingonia dove sembra vivesse da qualche tempo. Le autorità marocchine ne hanno già chiesto il rimpatrio definendol­o un personaggi­o di «significat­ivo spessore criminale». Cosa faceva a Zingonia El Hassouny è ancora al vaglio dei militari. A tradirlo è stato un matrimonio contratto qualche giorno fa con un’italiana, probabilme­nte per ottenere la cittadinan­za. E quando è stato fermato ha dato delle false generalità. Ma i militari agli ordini del capitano Davide Papasodaro, comandante della Compagnia di Treviglio, si sono insospetti­ti appena hanno visto il certificat­o di matrimonio. Per questo l’uomo è stato portato in caserma per un controllo più approfondi­to. E dalle impronte digitali è emerso che trattava di un pericoloso ricercato.

L’arresto del latitante è il risultato più eclatante dell’operazione «Nuova Zingonia» che ha visto impegnati oltre 150 carabinier­i coordinati sul campo anche dal comandante provincial­e dell’Arma, colonnello Paolo Storoni. A dar man forte ai militari di Treviglio c’erano anche effettivi del 3° Reggimento di Milano, del 2° Nucleo elicotteri­sti di Orio, nonché i Nuclei cinofili di Casatenovo e Orio. I controlli hanno portato al sequestro di 15 chili di hashish e di un chilo di cocaina oltre al ritrovamen­to di refurtiva.

L’operazione ha preso il via all’alba, e mentre dal comando di Treviglio partiva la lunga colonna di auto di pattuglia e furgoni, a Zingonia entrava in azione un gruppo di militari in borghese per sgominare le vedette, gli uomini messi di guardia per dare l’allarme agli spacciator­i dei palazzi. Quando il grosso dei carabinier­i è arrivato, ha effettuato la centuriazi­one dell’area bloccando ogni accesso. In supporto c’erano anche i vigili del fuoco di Treviglio con l’autoscala, così da poter raggiunger­e i balconi di tutti i piani. Uno a uno, gli appartamen­ti sono stati aperti e le persone presenti al loro interno controllat­e. In uno dei palazzi, il padrone di casa aveva messo a guardia dello stupefacen­te un pitbull che è stato preso in custodia e portato al canile. Al pianterren­o dell’Athena 3, invece, nascosto nel telaio di legno di un divano c’era il quantitati­vo più grosso di hashish, con diversi panetti da un chilo. All’Athena 2 al quarto piano, un labrador della Nucleo cinofilo, abbaiando, ha messo i militari in allarme. Dopo che i pompieri hanno aperto la porta dell’appartamen­to segnalato dal cane, è stato trovato un tavolino con un kit per preparare le dosi. Sono poi state individuat­e due casseforti che sono state smurate e aperte: all’interno c’erano hashish e cocaina. Altra droga è stata trovata sotto i tombini delle fogne.

Al termine dei controlli la polizia locale di Ciserano e il sindaco Enea Bagini hanno preso possesso di una ventina di appartamen­ti espropriat­i, avvicinand­o così il momento in cui i palazzi potranno essere abbattuti.

Maxiblitz È stata la più grande operazione realizzata a Zingonia: c’erano oltre 150 uomini

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Fabio Bertola, condannato all’ergastolo
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Nascondigl­i La droga era in cassaforti nascoste, e anche nei tombini
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Il comandante provincial­e dei carabinier­i Paolo Storoni ha coordinato il complesso intervento
Colonnello Il comandante provincial­e dei carabinier­i Paolo Storoni ha coordinato il complesso intervento

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