No di Ongaro, perplessità da Lista Gori e Patto Civico. L’opposizione applaude: meglio tardi che mai
Alcol vietato, i malumori del centrosinistra
Il plauso dell’opposizione vale la perdita di un pezzetto di maggioranza. In commissione, le modifiche al regolamento di polizia urbana che vieteranno contenitori di vetro e il consumo di alcol in parchi e giardini pubblici innescano l’astensione del Patto Civico e il voto contrario di Sinistra Unita.
«Meglio tardi che mai», commentano le minoranze. Nonostante la critica alle tempistiche, centrodestra e M5S condividono le misure. La maggioranza, invece, scricchiola. Luciano Ongaro (Sinistra Unita) motiva il «no» in nome della contrarierà al «proibizionismo»: «Bisogna conciliare libertà e sicurezza», spiega. «Ci sembra lesivo della libertà di tutti — argomenta Federica Bruni (Patto civico), evocando casi borderline come picnic di compleanno con spumante o turisti a spasso con birretta — intervenire laddove la norma prevede già la sanzione amministrativa dell’ubriachezza molesta». Entrambe le formazioni promettono emendamenti in Consiglio. Ezio Deligios riferisce di «perplessità sull’irrigidimento» nella Lista Gori: «Sacrifichiamo la libertà individuale — ragiona — in nome di una non meglio definita sicurezza». Analisi che si conclude votando però a favore. «Nei secoli fedele», maligna Andrea Tremaglia (FdI). «È evidente che è severa, ma abbiamo preferito una norma stabile e chiara, anche se indubbiamente impegnativa — replica il vicesindaco Sergio Gandi —. Chiediamo a tutti un piccolo sforzo per arginare la maleducazione e garantire sicurezza». L’assessore insiste sulla «salvaguardia» garantita a eventi, concerti e spazi estivi.
Suscita qualche polemica l’aggiornamento della tassa di soggiorno: un’aliquota fissa al 5% sul prezzo della camera, da un minimo di 2 euro a un massimo di 4 al giorno. La tassa viene azzerata dopo il sesto giorno (e non più dal decimo) e per i minorenni. Il centrodestra, poi astenuto, teme un ritocco corposo verso l’alto. La giunta prevede di confermare un gettito da 1,3 milioni come nel 2017 e di combattere l’evasione, visto che a pagare la tassa saranno anche i piccoli operatori (non hotel e b&b registrati) che utilizzano portali online.