LA CULTURA È DONNA
Dal 4 aprile cinque giorni di eventi. La rinascita dell’ex asilo Principe di Napoli
L’ex asilo Principe di Napoli, in via Pignolo, spalanca le porte in nome della cultura. L’antico stabile ospita il Dd point, la sede del festival della creatività in rosa «Domina domna», promosso dall’associazione «La scatola delle idee» dal 4 all’8 aprile. Il tema è la metamorfosi dell’identità, come dimostra il coloratissimo logo creato dalla madrina, l’illustratrice romana Camilla Falsini, una figura nuova che da umana si trasforma in farfalla.
«Altre creature» è, invece, il nome del murales che decorerà il lato della palestra dell’istituto De Amicis alla Celadina. La mostra, che sarà inaugurata il 4 aprile, alle 19, e a cui seguirà una festa, mescola elementi provenienti dal mondo della natura e animale e sarà visitabile fino al 6 maggio. A fare da cornice, l’edificio, acquistato nel 1870 da un ente morale religioso con i fondi lasciati dal pittore Giacomo Trecourt, a patto che fosse vincolato a un uso sociale. Per oltre un secolo, la scuola materna è stata gestita dalla Suore della carità e dalle Canossiane, prima della chiusura nel 1983. Otto anni più tardi, l’ente è stato soppresso e la commissione amministratrice ha ceduto gli immobili al Comune. Fino al 2007 il palazzo ha ospitato gli atelier di artisti noti, come Claudio Sugliani e Mario Benedetti, e della vecchia guardia dei maestri dell’Accade- mia Carrara e del liceo artistico «Manzù», oltre agli alloggi popolari.
Da novembre i volontari e gli iscritti al Centro ricreativo Pignolo, coadiuvati dagli ex allievi della Scuola edile di Seriate per i lavori che richiedono più esperienza, in gran parte reclutati grazie al tam tam sui social, si sono rimboccati le maniche per ripulire e mettere in sicurezza il pian terreno. A far rinascere gratis il verde è stato, invece un gruppo di giardinieri. Tra gli ammassi di macerie, sono spuntati anche documenti preziosi.
«Abbiamo trovato ricevute per l’iscrizione all’Opera Balilla, fotografie, liste della spesa per la mensa, bollette, resoconti dei lavori di falegnameria, elenchi degli alunni — spiega Francesca Ferrandi, direttrice artistica della rassegna insieme a Elena Vanni —. Alcuni ex bambini, oggi cinquantenni, hanno lasciato un’impressione o una testimonianza, come il ricordo delle suore travestite a carnevale o dei giochi estivi. Tutto il materiale sarà raccolto in un mini dossier che doneremo a un fondo storico in modo da evitare la dispersione e l’oblio di una memoria importante».
Il lavoro dimostra il fine del festival: valorizzare l’architettura della città per mezzo di azioni artistiche,
performance e eventi partecipativi sulla scia di quanto fatto l’anno scorso, quando Domina Domna aveva riaperto, dopo molti anni, il chiostro nell’ex Chiesa della Maddalena in via Sant’Alessandro.
Dal 5 aprile, dalle 19 alle 21, l’ex asilo ospiterà «Bitter ballerina» dal motto «outfit, cocktail e ambiente a tema». Ci si potrà sbizzarrire nel look, a seconda del genere musicale e in collaborazione con la scuola Balla per ballare che insegnerà i passi base: giovedì lo stile sarà in sintonia con il boogie woogie americano, venerdì con il romantico foxtrot, sabato sarà la volta dell’esotico e sensuale kizomba, importato dall’Angola.
L’anteprima si avrà, però, già in settimana: venerdì e sabato, allo spazio giovanile L’Hobbit a Celadina, con «Sogliole a piacere» che narra la lotta tragicomica per riemergere dal fondo. Il 5 aprile, alle 21, l’ex Principe di Napoli ospiterà la compagnia italo francese Pensée visible in «Palomar», spettacolo di teatro figura che si ispira all’omonimo libro di Italo Calvino. Finale l’8, dalle 20, con la «Serata spaccatacchi» delle Nina’s drag queens.
«Altre creature» È il murales che decorerà la palestra dell’istituto De Amicis alla Celadina