Lecco, tour tra i tesori abbandonati «Una vergogna per chi li visita»
Dalla villa di Manzoni alle grotte tra transenne e rifiuti. Il Comune: a breve i restauri
Alle spalle della statua di Garibaldi, nel cuore di Lecco, il teatro della Società. I fasti del passato sono un ricordo lontano. Chiuso da maggio dello scorso anno, dovrà essere oggetto di importanti lavori di restauro, non ancora iniziati. I rilievi diagnostici hanno evidenziato il rischio crollo della volta affrescata da Orlando Sora, scadute anche tutte le certificazioni relative alla sicurezza, manca l’agibilità. L’ingresso resterà sbarrato a lungo. Nella mappa nei luoghi della cultura lecchese che mostrano un volto desolante anche la villa di Alessandro Manzoni, che nel 2014 ha perso l’accreditamento regionale come casa museo. Solo otto stanze visitabili, allestimenti scarni, le colonne all’ingresso ingabbiate. E non consola nemmeno la visita al vicino palazzo Belgiojoso, sede del museo archeologico: nel cortile alcuni frontoni sono crollati e il giardino è sbarrato dal gennaio del 2017. Il tour finisce a Laorca dove il camposanto inserito nella «Route europea dei cimiteri monumentali», sovrastato da antiche grotte difficilmente raggiungibili a causa del crollo di parte della scalinata, offre uno scorcio mozzafiato sulla città accompagnato da una sensazione di degrado. Un reggiseno pende dalla volta della grotta di San Giovanni Battista, dove si dice Leonardo da Vinci abbia ambientato la Vergine delle Rocce. A terra, bottiglie di birra. Una fotografia impietosa che suscita sdegno e polemiche.
«Quando accompagno i turisti quasi mi vergogno. Non è colpa dell’amministrazione, che fa quello che può, ma manca la progettualità e il risultato è uno stato di decadenza inaccettabile», spiega sconsolato Gianfranco Scotti, storico e per oltre trent’anni capo delegazione del Fai. Gli fa eco lo studioso leonardesco Riccardo Magnani: «La città ha un potenziale enorme sotto il profilo culturale e paesaggistico, ma la disattenzione a cui è sottoposta è quasi delinquenziale», scuote la testa. «I lavori di restauro del piano terra di villa Manzoni inizieranno a breve — assicura l’assessore alla cultura, Simona Piazza —. L’intervento della Soprintendenza prevede il consolidamento statico e un nuovo allestimento del percorso manzoniano con un investimento di 452.000 euro a cui si aggiungono altri 400.000 euro della Fondazione Cariplo». Molto più lunghi i tempi per il teatro della Società: «I problemi sono molteplici, a partire dalla necessità di rimuovere l’amianto contenuto nella volta affrescata da Sora — spiega Corrado Valsecchi, che ha la delega ai Lavori pubblici —. Faremo un bando unico e conto di arrivare all’affidamento dei lavori prima della fine del mio mandato, a giugno 2020. Entro l’estate invece concluderemo l’intervento nel giardino di palazzo Belgiojoso. Quanto al museo archeologico, è stato messo in sicurezza, ma per il resto al momento non ci sono i soldi».