Pianista vs robot sfida all’ultima nota
53 dita Elisa D’Auria potrà al massimo pareggiare, fare meglio è impossibile: la talentuosa pianista sfida oggi in Conservatorio Teotronico, il robot pianista creato da Matteo Suzzi e capace con le sue 53 dita di eseguire senza sbagliare una sola nota tutte le opere per tastiera di Bach, Mozart, Beethoven e altri grandi il cui catalogo sia disponibile in formato midi (e quindi riversabile nel robot). Ma il confronto, da Bach al jazz passando per Chopin, Liszt e Debussy, metterà a tema ben altro: meglio un’esecuzione perfetta ma meccanica o una che pur con qualche errore esprime l’animo di chi suona? A chi verrà in Conservatorio oggi (via Conservatorio 12, ore 11, € 10-5) l’ardua sentenza, anche se l’obiettivo non solo del direttore artistico Enrica Ciccarelli, ma dello stesso creatore di Teotronico, è proprio far capire che l’essenza della musica non può mai essere un’algida perfezione meccanica. La stessa Società dei Concerti che organizza la sfida ne dà immediata esemplificazione alla sera (ore 21, € 20-25) affidando ad Alessandro Marino un programma da far tremare i polsi: il virtuoso siculo accosta ai funambolismi di Alkan e Gottschalk le trascrizioni operistiche come la Siciliana e la Tarantella da «I vespri siciliani» di Raff e le Parafrasi da «Lohengrin» e «Tannhauser» di Liszt.