Corriere della Sera (Bergamo)

Pianista vs robot sfida all’ultima nota

- Enrico Parola

53 dita Elisa D’Auria potrà al massimo pareggiare, fare meglio è impossibil­e: la talentuosa pianista sfida oggi in Conservato­rio Teotronico, il robot pianista creato da Matteo Suzzi e capace con le sue 53 dita di eseguire senza sbagliare una sola nota tutte le opere per tastiera di Bach, Mozart, Beethoven e altri grandi il cui catalogo sia disponibil­e in formato midi (e quindi riversabil­e nel robot). Ma il confronto, da Bach al jazz passando per Chopin, Liszt e Debussy, metterà a tema ben altro: meglio un’esecuzione perfetta ma meccanica o una che pur con qualche errore esprime l’animo di chi suona? A chi verrà in Conservato­rio oggi (via Conservato­rio 12, ore 11, € 10-5) l’ardua sentenza, anche se l’obiettivo non solo del direttore artistico Enrica Ciccarelli, ma dello stesso creatore di Teotronico, è proprio far capire che l’essenza della musica non può mai essere un’algida perfezione meccanica. La stessa Società dei Concerti che organizza la sfida ne dà immediata esemplific­azione alla sera (ore 21, € 20-25) affidando ad Alessandro Marino un programma da far tremare i polsi: il virtuoso siculo accosta ai funambolis­mi di Alkan e Gottschalk le trascrizio­ni operistich­e come la Siciliana e la Tarantella da «I vespri siciliani» di Raff e le Parafrasi da «Lohengrin» e «Tannhauser» di Liszt.

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Il robot Teotronico al piano

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