Violenza sessuale, va in Procura: «Arrestatemi»

Valigetta in mano, alle 8,30 si è presentato in Procura, in piazza Dante: «Arrestatemi, devo andare in carcere». Ellouz Hammou, 59 anni, marocchino, è stato condannato a cinque anni di carcere per violenza sessuale e la pena è diventata definitiva. La notte del 17 novembre 2012 abusò dell’operatrice della comunità Casa dei colori di Urgnano, dove lui era ospite per motivi di assistenza sociale. In passato muratore, aveva un tumore per il quale, tre giorni dopo l’arresto, venne scarcerato e messo all’obbligo di dimora in provincia di Bergamo. Assistito dall’avvocato Rocco Lombardo, Hammou negò la violenza. Non era in grado, disse, per via dei farmaci che assumeva. Ma l’esame del Dna lo smentì. L’11 giugno 2014 venne condannato a 5 anni, confermati in appello il 9 dicembre dello stesso anno. Nel dicembre 2015 la Cassazione ha dichiarato il ricorso inammissibile confermando così la condanna. Solo che nel passaggio degli atti da Roma a Brescia a Bergamo, l’irrevocabilità della sentenza è arrivata il 26 gennaio 2018. All’immigrato, nel frattempo aiutato dai servizi sociali, non è stato rinnovato il permesso di soggiorno. Di conseguenza ha perso anche l’assistenza sanitaria. Non ha aspettato l’esecuzione della condanna, l’ha anticipata per avere un tetto e delle cure.