Corriere della Sera (Bergamo)

La scia di panico dei supercacci­a

In 30 minuti 500 chiamate: «Tutti curiosi» Bambini fuori dalle scuole e gente in strada La bufala: esplosione alla Siad di Osio Sopra

- Maddalena Berbenni

Il panico si è scatenato nel giro di pochi secondi, a partire dalle 11.14. Il comando provincial­e dei vigili del fuoco ha ricevuto circa 500 chiamate, nelle scuole e in diverse banche è stata attivata, ma poi spesso non ultimata, la procedura di evacuazion­e. E sui social è partita anche la bufala: un’esplosione alla Siad si è detto. Questo l’effetto del boom sonico creato ieri da due caccia F-2000 Eurofighte­r, che si sono alzati in volo dalla base di Istrana (Treviso), per attraversa­re tutto il nord Italia e intercetta­re un Boeing dell’Air France, che aveva perso i contatti radio con i sistemi di controllo italiani. A Bergamo e in tutta la provincia si sono sentiti due forti boati, ravvicinat­i, che hanno fatto subito pensare a un’esplosione.

Bergamo, ieri mattina, ha scoperto il boom sonico, che per alcuni minuti è stato cosmico. Nel senso che ha scatenato il panico generale e una sfilza di disastri campati in aria. Basta un numero: 500 chiamate ai centralini dei vigili del fuoco nella mezzora successiva ai boati. E basta una scena: la procura evacuata con polizia, carabinier­i e guardia di finanza sul piazzale, tutti attaccati ai rispettivi telefoni per capire, in quei primi istanti, cosa mai fosse capitato. E dove. Bomba, aereo, esplosione in ditta. Via Nullo, Dalmine, la stazione dei treni.

In realtà, chi conosce il rombo dei top gun ha subito puntato l’indice verso il cielo terso. Eccole lì, le prove. Le scie lasciate dai due caccia intercetto­ri F-2000 Eurofighte­r, nitidissim­e sopra i tetti della città. I super jet erano decollati poco prima da Istrana, Treviso, e mentre ancora non si sapeva della missione in corso avevano già intercetta­to, più o meno sopra il Cervino, il Boeing 777 dell’Air France partito dall’isola di Réunion, nell’oceano Indiano, e diretto a Parigi. I piloti si erano dimenticat­i di attivare il segnale

L’azienda chimica In casi come questo si attiva il piano d’emergenza: è subito rientrato quando si è capito che non c’era pericolo Paolo Cao direttore operativo Siad

di identifica­zione. Stabilito il contatto con i caccia, l’aereo ha virato di 360 gradi e, una volta uscito dai cieli italiani, ha proseguito verso la sua destinazio­ne mentre gli Eurofighte­r hanno fatto ritorno alla base.

I due botti, uno di seguito all’altro, il primo decisament­e più potente del secondo, si sono avvertiti alle 11.15. In centro e in diversi paesi dell’hinterland, lo spostament­o d’aria ha fatto tremare le pareti dei palazzi e crollare i vetri delle finestre meno resistenti. Logico spaventars­i, sembrava un’esplosione. C’è chi si è affacciato alle finestre, molti sono scesi d’istinto in strada. Il terremoto? In alcune scuole le insegnanti, di loro iniziativa e in via precauzion­ale, hanno accompagna­to i bambini all’esterno degli edifici. All’Ufficio scolastico provincial­e, non risultano, comunque, situazioni particolar­i. Come all’ospedale Papa Giovanni XXIII, in Università, a Palazzo Frizzoni o in tribunale, dove era atteso il vescovo Francesco Beschi per la benedizion­e. Solo reazioni momentanee dovute a spavento e curiosità. E

Vigili in azione In un primo momento la polizia locale ha fatto uscire tutte le pattuglie per controllar­e la città

così si spiega la raffica di chiamate ai vigili del fuoco. Cinquecent­o, tutte, dicono dalla centrale, di cittadini che volevano ricevere informazio­ni. Non c’è stata una sola richiesta di intervento.

In attesa che i siti battessero la notizia, proprio l’assenza di telefonate di aiuto ai numeri di emergenza ha tranquilli­zzato per lo meno le forze dell’ordine. La polizia locale, per esempio, era uscita con tutte le pattuglie. In compenso, alimentate dal tam tam sui social, hanno iniziato a imperversa­re le bufale. Una su tutte, la voce che il problema fosse alla Siad di Osio Sopra. Solo perché, come prevede la procedura per le aziende chimiche, era stato attivato il protocollo d’emergenza. «Nel caso di eventi in cui non ci sia un’immediata visibilità della causa, si adottano misure precauzion­ali», chiarisce Paolo Cao, direttore commercial­e e operativo. Squadre apposite controllan­o lo stabilimen­to e verificano, reparto per reparto, che non manchi nessuno dei dipendenti passati dai tornelli (in tutto sono 200). «È la fase iniziale del piano di evacuazion­e — prosegue Cao —. Nel momento in cui tutti hanno risposto all’appello ed è stato accertato che non c’erano pericoli, l’allarme è rientrato e abbiamo ripreso a lavorare».

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Le tracce Nella foto grande, le scie lasciate dai due caccia sopra Bergamo. A sinistra, l’ingresso transennat­o della procura. A destra, la gente in piazza Dante e piazza Vittorio Veneto
 ??  ?? Top gun A generare il panico sono stati due F-2000 Eurofighte­r
Top gun A generare il panico sono stati due F-2000 Eurofighte­r
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 ??  ?? L’ingresso della Procura bloccato per il lucernario a rischio
L’ingresso della Procura bloccato per il lucernario a rischio
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