Regole anti alcol Ok dal Consiglio
La maggioranza discute ma approva, voti anche dal centrodestra. Il no di Sinistra Unita
In Consiglio la maggioranza si ricompatta sul regolamento anti alcol.
Dopo gli scossoni in commissione, la maggioranza di Palazzo Frizzoni si ricompatta sulle modifiche al regolamento di polizia nei parchi. «Sarà vietato introdurre contenitori di vetro», dice il vicesindaco Sergio Gandi, insistendo sulla tutela di bar e dehors: all’interno di queste aree sono permessi bicchieri e bottiglie, fuori solo la plastica. Il tema scalda il Consiglio: 7 emendamenti. Alla fine comunque il provvedimento passerà.
Gandi chiude alle modifiche: «Chiedo una piccola rinuncia per la massima sicurezza — dice il vicesindaco — i cocci abbandonati sono un problema serio». Gianfranco
❞ Serve un piccolo sacrificio per garantire la massima sicurezza nei parchi cittadini Sergio Gandi vicesindaco
Ceci (Forza Italia) sostiene una mozione di Federica Bruni (Patto Civico) per estendere la zona di tolleranza alle «pertinenze», termine tecnico che include ombrelloni, porticati e tendoni. Durante il dibattito, la Bruni annuncia l’astensione per i dubbi del vicesindaco sulla deroga a picnic e compleanni: «Il proibizionismo non è particolarmente utile — ragiona —. Mettere i giovani nelle condizioni di continuare a fruire di questi luoghi produce sicurezza».
Tesi simile a quella di Luciano Ongaro di Sinistra Unita per Bergamo, unico gruppo a votare contro la misura: «Sono contrario — dice —. Se non abbiamo i mezzi per vigilare, non possiamo rifugiarci dietro divieti e lesioni dei diritti quasi incostituzionali». Dopo i dubbi della commissione, la Lista Gori — che ottiene di includere tra i siti protetti la Greenway, il prato della Fara e il «bosco» della Malpensata in fondo a via Mozart — si salda al Pd. «Avevo condiviso alcune preoccupazioni — spiega Ezio Deligios —, ma non possiamo disconoscere che vi siano soggetti deboli, come i bambini».
Il centrodestra plaude al provvedimento. Favorevoli nel dibattito anche i cinquestelle, che sollevano il problema del quartiere di Borgo Palazzo. Danilo Minuti (Lista Tentorio) rinfaccia al centrosinistra vecchie critiche alla giunta Tentorio: «Ci chiamarono fascisti — pungola —, alcuni consiglieri si fecero fotografare con la birretta in sfregio al divieto: si vede che i tempi cambiano».
L’aula vara, con l’astensione del centrodestra, anche l’aggiornamento dell’imposta di soggiorno: aliquota fissa al 5% del valore della camera. Un emendamento firmato dal sindaco Giorgio Gori rimuove il limite inferiore (di due euro) alla diaria, resta quello superiore (4euro).