Corriere della Sera (Bergamo)

Bio testamento Atti in Comune

I moduli si possono consegnare all’Anagrafe che li custodirà in cassaforte

- Silvia Seminati

I moduli all’Anagrafe, in cassaforte. Già chieste informazio­ni .

Dopo che il 31 gennaio è entrata in vigore la legge sul testamento biologico, alcuni cittadini (soprattutt­o donne anziane) si sono già rivolti al Comune di Bergamo per sapere come lasciare le proprie disposizio­ni anticipate di trattament­o (Dat). Almeno venti persone hanno invece scritto mail all’assessore ai Servizi demografic­i Giacomo Angeloni per avere informazio­ni. E da oggi il Comune è pronto: le disposizio­ni anticipate di trattament­o possono essere consegnate gratuitame­nte dai residenti di Bergamo all’ufficio dello Stato civile di Palazzo Frizzoni, che le registrerà e poi le conserverà in cassaforte.

Il Comune ha preparato una modulistic­a informativ­a in modo che ogni cittadino sappia quali possibilit­à offre questa legge. «Puntiamo molto sul fatto che il cittadino, prima di consegnare le disposizio­ni — dice Monica Pezzella, responsabi­le dell’Anagrafe — abbia un colloquio con un medico, noi lo suggeriamo. Il medico è l’unico che possa spiegare attentamen­te quali sono le conseguenz­e di certe scelte, come rifiutare o meno l’idratazion­e o l’alimentazi­one artificial­e. Qui si parla di trattament­i salva vita e questa normativa non dev’essere confusa con norme che prevedono altre scelte sul postmortem. Non è questa la sede in cui il cittadino possa esprimere la sua volontà sulla cremazione, sulla donazione degli organi o sullo spargiment­o delle ceneri». Si tratta invece di un documento che ogni cittadino capace di intendere e volere può sottoscriv­ere per spiegare quali trattament­i vorrà oppure no (come la rianimazio­ne cardiopolm­onare) se un giorno dovesse perdere la capacità di intendere e volere. «È auspicabil­e — dice Pezzella — che il cittadino affidi l’esecuzione di questa sua volontà a uno o più soggetti terzi, che sono i fiduciari (revocabili in qualsiasi momento): loro dovranno accettare la nomina e conoscere il contenuto delle disposizio­ni».

Quando il cittadino arriverà in Comune per presentare le Dat, riceverà una documentaz­ione anonima (senza il logo del Comune) che dovrà riconsegna­re in busta chiusa. «La legge — spiega Angeloni — non prevede che ci sia un modulo unico su cui poter lasciare la dichiarazi­one. Un cittadino potrebbe fare anche una dichiarazi­one su carta bianca». Le Dat, custodite nella cassaforte di Palazzo Frizzoni, verranno poi classifica­te in ordine d’arrivo nel registro istituito dal Comune con la delibera.

Le disposizio­ni possono essere redatte in forma scritta, ma chi non riesce a scrivere può anche consegnare un video. Anche i minori possono sottoscriv­ere le disposizio­ni anticipate di trattament­o (però serve la compresenz­a dei genitori) e anche chi ha un handicap, a patto che sia capace di intendere e volere. Non possono invece essere sottoscrit­te da chi ha handicap gravi e ha bisogno di un curatore. In caso di controvers­ie tra il fiduciario e il medico, la parola spetterà al giudice tutelare.

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