Parla Intermarket: «Grossa turbativa mediatica»
Il valore dei diamanti che centinaia di investitori hanno acquistato, tramite le banche, dalla Intermarket Diamond Business e dalla Diamond Business Investment, è più basso, rispetto al momento dell’acquisto, perché il mercato è crollato, o perché il valore era ingannevole quando i preziosi sono stati acquistati? L’Autorità garante per il mercato e la concorrenza, e la Consob, non hanno molti dubbi e rispondono in modo affermativo alla seconda ipotesi. Ieri anche l’Intermarket Diamond Business (che tra le due società ha deciso di prendere posizione pubblicamente anche dopo gli articoli sui risparmiatori bergamaschi), si è espressa: «I nostri prezzi sono sempre stati assolutamente coerenti con quelli degli operatori dell’alta gioielleria, ma con in più una serie di servizi come la custodia, il trasporto o l’assicurazione. Quanto al valore dei diamanti, la grossa turbativa mediatica ha influenzato il mercato, fermo da molti mesi, e l’ondata di disinvestimenti ha contribuito alla caduta dei prezzi». La società aggiunge che a marzo dell’anno scorso «Idb ha deciso di interrompere volontariamente l’attività di vendita, mantenendo però l’intera struttura operativa e lavorando per una riapertura del mercato, che è l’obiettivo principale a tutela di tutti gli investitori. Stiamo facendo di tutto per far riprendere le attività di vendita e di ricollocazione che permetterebbero agli investitori un rientro del loro investimento. Per questo invitiamo i risparmiatori a non vendere in questa fase, ma attendere che il mercato si stabilizzi». Quanto alla difficoltà, denunciata da alcuni consumatori, di avere materialmente i diamanti, la Idb specifica di averli «sempre consegnati agli investitori dopo il contratto». Ma il «cliente aveva la possibilità di scegliere tra il ritiro e il deposito».