Gravallese in Provincia dopo il marito
La nomina di fiducia in 10 giorni dopo aver ricevuto 25 curricula
Immacolata Gravallese è il nuovo segretario generale della Provincia di Bergamo (nella foto, l’ingresso) : succede al marito Antonio Purcaro, passato alla Città metropolitana di Milano. Un passaggio di testimone che c’era già stato in Comune a Treviglio. La nomina è di tipo fiduciario, arriva cioè direttamente dal presidente Matteo Rossi: «Ho scelto in base alle esperienze già acquisite sul territorio».
La diretta interessata se l’era un po’ presa, accusando un articolo del Corriere Bergamo di «generare sospetti e suggerire favoritismi». «Provincia, il direttore generale verso Milano. La moglie si candida a sostituirlo», era il titolo. Mera cronaca, seguita ieri da un ulteriore e decisivo passaggio di cui bisogna dar conto: dopo il marito Antonio Purcaro, che ha trovato posto alla Città metropolitana di Milano, Immacolata Gravallese, 46 anni, di Bergamo, è stata nominata segretario generale della Provincia (il palazzo nella foto). È la prima donna alla guida di tutta la struttura ed è anche la persona più giovane di sempre in quel ruolo.
È inoltre la seconda volta in cui Immacolata Gravallese sostituisce il marito, da segretario generale: era già accaduto a Treviglio e ora succede lo stesso in via Tasso. Ma non c’è nulla fuori posto, nulla al di fuori delle norme e del lecito.
Prima della nomina, firmata ieri dal presidente della Provincia Matteo Rossi, il dipartimento Segretari della Federazione Dirigenti Pubblici, la Fedir, aveva parlato in una lettera di «insistenti voci che già da tempo circolavano negli ambienti istituzionali sulle possibili scelte del Presidente», dopo aver visto appunto l’articolo del Corriere Bergamo con il titolo poi criticato da Gravallese. Con una piccola contestazione, da parte di Maria Concetta Giardina (segretaria della Fedir appunto): «Se è vero che la nomina del segretario in un Comune o in una Provincia è caratterizzata dalla fiduciarietà, non sussistono dubbi che la discrezionalità di cui gode il presidente debba essere azionata nel rispetto dei principi di imparzialità».
Tradotto: la nomina di quel tipo di dirigente dipende solo e unicamente dal numero uno dell’ente, che però deve fare le sue valutazioni seguendo determinati criteri. «È quello che ho fatto — è intervenuto ieri il presidente Matteo Rossi —. Ho voluto puntare su una figura che avesse già una certa conoscenza del territorio e Immacolata Gravallese è stata in servizio ad Albino e poi a Treviglio. Inoltre, per la prima volta la Provincia sarà guidata da una donna: l’ho scelta dopo aver analizzato i 25 curricula ricevuti». Una selezione, quella di Rossi, avvenuta nel giro di 10 giorni. Il 6 marzo era stata pubblicizzata la posizione vacante in Provincia, con la richiesta di invio dei curricula dei candidati entro e non oltre il 16. Di ieri la nomina.
Su 25 candidati solo due avevano già avuto esperienze sul territorio bergamasco: una è la prescelta, Immacolata Gravallese, l’altro è Giovanni Barberi Frandanisa, in servizio a Costa Volpino e già al centro di polemiche a Stezzano: aveva percepito 224 mila euro all’anno e, per quella cifra, la Corte dei Conti ha condannato in via definitiva a rifondere l’erario il sindaco in carica tra il 2004 e il 2009, Stefano Oberti.
«Ho fatto la mia scelta — conclude Rossi —. Il segretario generale è l’unico dirigente che viene nominato di fiducia dal presidente in una Provincia, non ce ne sono altri. Ed è una fiducia che comporta anche altro: posso revocare l’incarico in qualsiasi momento».
Le regole La nomina è diretta, ma anche la revoca può scattare in qualsiasi momento