Corriere della Sera (Bergamo)

Più stranieri che italiani

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In città il reddito d’inclusione è destinato più agli stranieri che agli italiani.

Un uomo straniero nella fascia fra i 41 e i 45 anni: è l’identikit della categoria più rappresent­ata fra i cittadini di Bergamo che hanno presentato la richiesta per ricevere il reddito d’inclusione. Cioè la carta prepagata da 187 euro per i single e a salire per le coppie con figli, cui può accedere chi ha redditi bassi. In provincia di Bergamo su 12 mila richieste presentate da dicembre la metà vengono tagliate dai Comuni. L’Inps ( foto) ne ha finora accolte 1.137. Il Comune di Bergamo ne ha ricevute 742, di cui 164 hanno passato la selezione e 364 sono state respinte (le altre sono sotto verifica) . Secondo la statistica dell’assessorat­o ai Servizi sociali, a presentare le domande sono stati 391 uomini e 351 donne. I cittadini italiani sono 360, anche se fra loro quelli nati in Italia sono solo 200, e fra gli altri ce ne sono 83 invece nati in Marocco. I disoccupat­i sono soprattutt­o italiani: 191 su 291 vivono in famiglie in cui nessuno lavora. Sempre fra gli italiani 168 hanno un figlio minore, 29 un disabile in famiglia e 36 un minorenne handicappa­to. Fra gli stranieri con permesso di soggiorno invece i minori sono 244 e i minorenni disabili 30. La fascia demografic­a più rappresent­ata è la mezza età e dintorni: 127 richieste sono di persone dai 36 ai 40 anni; 148 fra i 41 e i 45; 91 fra i 46 e i 50 anni e 67 fra i 51 e i 55 e 84 da chi ha fra i 56 e i 60 anni. Hanno infine presentato le domande anche 5 profughi: hanno fra i 31 e i 50 anni, e 4 di loro hanno figli minori.

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