Performance in aeroporto per promuovere Raffaello
Qualcuno era in fila per prendere un aereo. Qualcun altro era appena atterrato all’aeroporto di Orio. Intorno a loro, i passeggeri hanno trovato alcuni studenti dell’Accademia di Belle Arti Carrara e i tirocinanti del museo intenti a fotografarli. I ragazzi hanno scattato foto con le Polaroid e poi consegnato gli scatti ai viaggiatori. Immagini che sul retro avevano l’invito, per chi è appena arrivato a Bergamo, a informarsi sul sito raffaellesco.it e poi a visitare la mostra Raffaello e l’eco del mito, aperta fino al 6 maggio. Il suggerimento per chi sta partendo è invece quello di tornare in città o essere ambasciatori della mostra nel mondo. L’evento Raffaello Fly Zone è stato ideato dalla Carrara in collaborazione con Sacbo. L’Accademia ha deciso di non aspettare che il pubblico arrivi al museo, ma di andargli incontro e coinvolgerlo. Paola Azzola, responsabile della comunicazione del museo, ha scelto come set l’aeroporto, dove migliaia di potenziali visitatori transitano ogni giorno. Gli studenti hanno affrontato il compito con entusiasmo: «Siamo felici di partecipare a un progetto interessante che ci permette — spiegano — di mettere in pratica quello che studiamo, fotografia e nuove tecnologie». L’Accademia ha pensato anche a una scontistica per coinvolgere i bergamaschi: ad aprile i residenti pagheranno il biglietto solo 9 euro nei giorni infrasettimanali. (c.b.)