Il genio di Haydn spiegato da un frate
«Siamo al vertice del dramma umano di Cristo, ma il genio di Haydn ci spiazza: niente brani concitati, solo pagine calme e riflessive. Per questo il compositore può permettersi di scrivere un “Largo” per le umanissime invocazioni di Gesù rivolte al Signore». Padre Marco Finco, frate francescano, non è un musicologo ma per le sue approfondite conoscenze stasera sarà lui a guidare l’ascolto de «Le ultime sette parole di Cristo sulla croce» di Haydn eseguite dall’Ensemble Rosetum – La Nuova Cameristica (ore 21, Santa Maria degli Angeli e san Francesco, piazzale Velasquez 1, ingresso libero tel. 02.48.70.72.03). Chi conosce padre Finco potrebbe sorprendersi di vederlo protagonista di un momento serio piuttosto che di vederlo su un palco: il francescano, infatti, da anni firma e interpreta spettacoli comici per illustrare ai più giovani le storie del Santo di Assisi e non solo, rilanciando il Centro Rosetum di cui è responsabile e replicandoli in tutta Italia: «D’altronde Francesco si definiva giullare di Dio» sorride Finco «ma questa vocazione è venuta per caso, dopo quella religiosa: un preside di Parma mi vide spiegare una mostra che avevo fatto su San Francesco, mi invitò nella sua scuola per raccontarne la storia senza pannelli; ne nacque uno spettacolo che è stato replicato settanta volte».