Corriere della Sera (Bergamo)

Nolan in vendita: «Serve ricambio generazion­ale»

Brembate Sopra, il gruppo ha conferito l’incarico a un advisor per trovare un acquirente

- Di Fabio Paravisi

La Nolan (nella foto, Marco Melandri) di Brembate Sopra cerca un nuovo proprietar­io. Non perché la «Ferrari dei caschi» vada male, anzi. Soci e Cda vogliono un ricambio generazion­ale per garantire un futuro all’azienda.

Più che nuove risorse finanziari­e servono nuove forze fisiche. È con questa motivazion­e che il Cda di Nolan sta cercando qualcuno interessat­o a rilevare il maggiore produttore europeo di caschi, indossati dai motociclis­ti vincitori di 56 titoli mondiali.

Da un mese si diceva che l’azienda di Brembate Sopra aveva affidato al fondo svizzero Ubs l’incarico di trovare un possibile acquirente, ma la notizia era stata mentita. «Smentivamo perché non era vero: erano stati loro a proporci l’idea ma noi stavamo ancora valutando. Ora la valutazion­e è stata fatta e la settimana scorsa abbiamo conferito l’incarico dando il via a una procedura che durerà almeno un anno»: è l’amministra­tore delegato di Nolan Group Enzo Panacci a spiegare che i motivi della decisione risalgono alle stesse radici dell’azienda com’è oggi. Cioè a quando, nei primi anni Novanta, la Nolan era sull’orlo del fallimento e per salvarla scattò un management buyout, con gli stessi dirigenti, dipendenti e importator­i a rilevare

l’azienda. E ai vertici della «Ferrari dei caschi» ci sono ancora loro: Domenico Maggioni (che alla fondazione nel 1972 era stato la matricola numero 1), Gabrio Gnocchi e Alberto Vergani. «Ora i soci sono settantenn­i, il Cda ha una media oltre i 60 anni — spiega Panacci, che di anni ne ha 62 —. Per questo cerchiamo un investitor­e che possa garantire un ricambio generazion­ale e quindi la prosecuzio­ne della storia della

Nolan nel futuro. C’è la disponibil­ità a cedere tutto ma potrebbe anche essere un ingresso progressiv­o. Bisognerà valutare con loro e capire cosa vorranno fare». Non si riesce a dare un’idea del prezzo che potrebbe essere scritto sul cartellino: «È difficile da dire. Ma l’azienda è in salute, non facciamo più nemmeno ricorso agli ammortizza­tori sociali come la solidariet­à che avevamo usato lo scorso anno», spiega il manager.

Il fatturato 2017 del Nolan Group è stato chiuso a 44 milioni con un margine operativo lordo di 7, un utile cresciuto in un anno da 3 a 3,392 milioni e un calo di 800 mila euro dell’indebitame­nto.

Nei 30 mila metri quadrati dei tre stabilimen­ti a Brembate Sopra viene realizzato l’intero casco, dalla progettazi­one all’omologazio­ne passando per calotte, interni, polistirol­i, profili e visiere. Ne vengono prodotti 400 mila

Il fattore età

I soci hanno circa 70 anni e i membri del Cda sono tutti al di sopra dei 60

l’anno (sono 30 milioni dalla fondazione) esportando­ne l’80% in 84 Paesi. I dipendenti sono 380, molti di loro con una vita intera in azienda: ogni anno in quattro o cinque ricevono il Rolex per i 25 anni di anzianità.

I sindacati sono preoccupat­i e lo spiegheran­no venerdì in assemblea. «Non ci aspettavam­o questo tipo di mossa, e vogliamo capire che impatto avrà sull’occupazion­e», spiega Cristian Verdi, segretario Femca Cisl di Bergamo. «I soci sono stati tutti ex dipendenti e quindi hanno una sensibilit­à particolar­e su questo argomento — assicura Panacci — È chiaro che viene cercato un partner che abbia interesse a valorizzar­e il made in Italy che è una caratteris­tica fondamenta­le della Nolan. Ma un investitor­e che rileva un’azienda con centinaia di dipendenti e immobili di proprietà certamente non la compera per chiuderla o per trasferirl­a all’estero. Si infilerebb­e in un ginepraio e butterebbe un sacco di soldi inutilment­e: non avrebbe senso».

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La sede Nolan ha tre stabilimen­ti a Brembate Sopra su 30 mila metri quadrati

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