Dopo l’asta deserta Fiera a Promoberg per altri 21 mesi
Ha vinto restando ferma. Promoberg continuerà per altri ventuno mesi a gestire la Fiera di Bergamo. Una decisione obbligata, visto che nessuno aveva partecipato all’asta bandita nei mesi scorsi per trovare qualcuno cui assegnare la gestione per i prossimi quindici anni. La stessa Promoberg non aveva partecipato, ritenendo il canone annuo previsto di un milione e 100 mila euro «troppo oneroso», in considerazione degli «elevati costi di gestione tra personale, manutenzione, innovazioni tecnologiche, assicurazioni, vigilanza, pulizie e Tari». Gli azionisti di Bergamo Fiera Nuova (a partire dalla Camera di commercio con il suo 48,83% e proseguendo con Comune di Bergamo, Provincia, Ubi, Bpm, Bcc Treviglio e Comune di Seriate) non si aspettavano che l’asta andasse deserta, e hanno così dovuto trovare una contromisura. L’assemblea degli azionisti riunitasi ieri ha deciso di prorogare l’incarico a Promoberg fino alla fine del 2019, «al fine di consentire la regolare programmazione del calendario fieristico (avente cadenza annuale)». Nel frattempo continuerà la ricerca di nuovi gestori, visto che l’assemblea è stata costretta a ratificare la «presa d’atto dell’impossibilità di aggiudicare la precedente gara». Ha quindi deliberato «l’avvio di una nuova procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento in concessione del godimento del Polo Fieristico», sollecitando «la presentazione di manifestazioni di interesse da parte degli operatori interessati». Ma cercherà di ridurre le richieste economiche, «rimandando — si spiega — all’esito della consultazione degli operatori (nel rispetto dei principi di trasparenza e di par condicio) una revisione dello schema del contratto di concessione».