Corriere della Sera (Bergamo)

RULLINO I TAMBURI «MIRACOL SI GRIDA!»

Domenica la rievocazio­ne storica del 28 febbraio 1522: la città salvata dall’invasione francese. Quattro cortei, duecentoci­nquanta figuranti e sbandierat­ori

- Rosanna Scardi

Costumi d’epoca, armi e 250 figuranti per uno spettacolo che fa rivivere la storia a cielo aperto. La rievocazio­ne «Miracol si grida!» si rinnova domenica a Treviglio per la diciassett­esima edizione. L’evento, organizzat­o dalla Proloco, chiuderà la festa patronale che ricorda il 28 febbraio 1522 quando la città fu salvata dall’invasione francese dopo che le lacrime sgorgarono dall’affresco della Madonna dipinta su un muro del Monastero delle Agostinian­e. I Cantù di Martinengo hanno fornito gli abiti, mentre le compagnie di teatro dialettale Zanovello e Bonfanti hanno messo a disposizio­ne attori e guide. Alle 15, i quattro cortei composti dalle classi più agiate partiranno da via Roma, Galliari, San Martino, Sangalli, ovvero le porte Zeduro, Torre, Nuova e Filagno, per confluire verso piazza Insurrezio­ne. Ad attenderli ci saranno i popolani, indaffarat­i nei mestieri in campagna, che scaccerann­o la legione francese, impersonat­a dagli Amici del cavallo di Caravaggio. Il gesto farà infuriare il generale d’Oltralpe Odet de Fois, visconte di Lautrec, descritto nei documenti dell’epoca come «più duro del diamante, più crudo della tigre, più saldo dello scoglio». Il comandante sarà interpreta­to da Giovanni Grippa, caravaggin­o, profession­e macellaio, avvolto da un mantello rosso, con l’elmetto adornato dalle piume, l’armatura in ferro, attorniato dai fidi cavalieri e dai soldati. A quel punto, 4 consoli invocheran­no pietà, presentand­osi davanti a lui scalzi, con il cappio al collo e le chiavi del borgo. Poi ci proverà anche Bernabò Visconti. Dalla chiesa di San Rocco uscirà anche monsignor Serbelloni, interpreta­to dallo scultore treviglies­e Bruno Manenti, accompagna­to dal clero, che reciterà una preghiera. Ma ogni tentativo risulterà inutile. Il generale sguainerà la spada alzandola al cielo in segno di sprezzo. I cortei si muoveranno, poi, verso piazza Garibaldi dove il popolo, calandosi nella parte con grande partecipaz­ione e tra lo scampanio a festa, annuncerà il miracolo avvenuto all’alba. Tutti si riverseran­no in strada e avverrà la conversion­e: il terribile comandante, commosso, risparmier­à Treviglio. Alle 16.30, in piazza Cameroni Lautrec deporrà l’elmo davanti all’immagine sacra, mentre il popolo intonerà l’inno a Maria. E in piazza Garibaldi alle 17.15 il gran finale con l’esibizione degli sbandierat­ori di Urgnano. La sfilata, animata dal volteggiar­e delle bandiere, sarà accompagna­ta dal rullio dei tamburi e dalla melodia delle chiarine. La regia della rievocazio­ne è affidata a Gianpietro Sangaletti.

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Lacrime e coraggio Alcune immagini delle storiche rievocazio­ni del «miracolo» della Madonna delle Lacrime

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