Corriere della Sera (Bergamo)

Più furti in città Pronto l’invio di 40 poliziotti

Il questore: subito 4 rinforzi per i passaporti

- Di Giuliana Ubbiali

Oggi, alla festa della polizia, verranno premiati gli agenti che si sono distinti in indagini e operazioni. Poliziotti che lavorano facendo i conti con la coperta sempre corta rispetto alle esigenze. Ma stanno arrivando i rinforzi: 40 colleghi per Bergamo da qui al febbraio del 2019, quattro entro il mese. Due priorità sono l’ufficio passaporti e l’ufficio immigrazio­ne. Bastano o sono pochi? «Un questore lavora con gli uomini che ha, ma certo è che più sono meglio è», commenta il capo di via Noli, Girolamo Fabiano. Anche perché di lavoro ce n’è, lo confermano i dati. I furti in casa sono diminuiti in provincia, ma la città fa eccezione con un lieve aumento. Le spaccate? «Non alzeremo mai bandiera bianca», dice il questore. La malavita? «È un dato di fatto che in Bergamasca ci siano o ci siano state persone della criminalit­à organizzat­a, ma non per reati commessi qui».

Il questore Girolamo Fabiano vorrebbe rispondere altro, probabilme­nte. Invece, sul numero ideale di poliziotti, ci pensa un secondo e sorride: «Un questore lavora con gli uomini che ha. Certo, più sono, meglio è». Sono stati annunciati, sono attesi, ora 40 nuovi agenti inizierann­o ad arrivare. «Quattro entro il mese — assicura il capo di via Noli —, gli altri tra novembre e dicembre, poi ancora a febbraio». Destinazio­ne? Il questore mette una mano sulla spalla del poliziotto alla sua destra che lavora all’ufficio passaporti. Appunto, un rinforzo andrà lì (38.346 i documenti rilasciati), l’altro all’ufficio immigrazio­ne. Gli altri si vedrà. «Più uomini in strada? Chi non li vorrebbe? Ma non posso fare il gioco delle tre carte. In ogni posto, anche al centralino, va messo chi è esperto. Ci sono uffici, come la squadra Mobile, che hanno perso alcuni uomini, c’è chi va in pensione». Numeri, reati, tipologia di criminalit­à. Il questore ne parla in vista della festa della polizia, con la premiazion­e degli agenti, oggi alle 11.30, all’Itis Paleocapa.

Furti e rapine

I furti sono diminuiti, nel 2017 rispetto al 2016. Resta però il dilemma se siano calati quelli commessi, oppure per rassegnazi­one solo quelli denunciati. A livello provincial­e (numeri forniti da tutte le forze dell’ordine) sono scesi da 23.546 a 21.546; tenuto conto delle sole denunce presentate alla polizia, sono passati da 1.827 a 1.666. Con due precisazio­ni del questore: «I furti sono un mare magnum. Sono calati a livello provincial­e, ma la città è in controtend­enza. Quando si parla di 10 o 20 in più non sono dati elevati, ma i furti in abitazione sono quelli più sentiti, anche se i numeri più elevati riguardano gli esercizi commercial­i».

Il direttore dell’Ascom, Oscar Fusini, ha parlato di «violabilit­à del centro». Sono le spaccate nelle boutique del salotto della città da parte di bande incuranti di allarmi e telecamere. «Questi non sono degli sprovvedut­i, sono dei profession­isti. Dobbiamo affinare le tecniche per tenere sotto controllo alcuni soggetti. Però, quando li abbiamo presi, abbiamo notato che non sono bergamasch­i, come in altri casi i ladri o i rapinatori. Per beccarli sul fatto serve un’indagine in quel momento». Ergo, arrivano da fuori provincia dopo aver ben studiato il colpo. «Non alzeremo mai bandiera bianca — è il monito del questore —. Noi dobbiamo fare la nostra parte, i commercian­ti la loro per rinforzare i negozi. Ma più in generale, rispetto alla commission­e dei reati serve che la società faccia la sua parte, con il reinserime­nto sociale per evitare la recidiva».

L’ombra della mafia

L’omicidio di Caravaggio è solo l’ultimo esempio di persone con un passato in odore di mafia che vivono in Bergamasca. «È un dato di fatto che siano o siano stati qui, qualcuno è stato arrestato qui ma per reati commessi altrove. Le estorsioni mi hanno fatto alzare l’attenzione, ma non si tratta di episodi da “ti incendio il negozio”. Sono per lo più episodi tra giovani. Comunque, certo, ci sono soggetti monitorati anche con misure di prevenzion­e».

Le truffe online

Il dato dei raggiri è sempre in aumento, da 280 a 368. Le frodi informatic­he sono sempre tante, 80 lo scorso anno. Sono il segno dei tempi, sintetizza il questore «perché aumentano sempre di più gli acquisti online». È tanto anche il lavoro all’ufficio immigrazio­ne: 36.796 permessi di soggiorno rilasciati, 102 rilasci o rinnovi di asilo politico, 304 umanitari, 903 espulsioni. E quello sui treni: 340 pattuglie a bordo, 1.980 persone identifica­te .

Sulle spaccate

Non alzeremo bandiera bianca, dobbiamo fare la nostra parte, i commercian­ti la loro per rinforzare i negozi

Girolamo Fabiano questore

Shopping a rischio Continua a crescere il dato dei raggiri sul web, da 280 a 368 in un anno. «È segno dei tempi, è cambiato il modo di fare acquisti»

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