Diventare manager ospedaliero Al via il master in università
Al via il nuovo master di primo livello in «Management delle aziende ospedaliere», nato dalla collaborazione tra Università di Bergamo e il Gruppo San Donato. Il corso è iniziato ieri per 17 studenti laureati in Ingegneria, Economia o Giurisprudenza.
«Il primo motivo che ci ha spinto a idearlo — afferma Francesco Galli, direttore del master per il Gruppo San Donato — è la difficoltà nel trovare persone che possano lavorare con noi. Gestire un ospedale richiede capacità sempre più multidisciplinari e trasversali». Mara Azzi, direttore generale dell’Ats di Bergamo, sottolinea che «l’obiettivo non è la cura fine a se stessa. Il coinvolgimento con gli aspetti emotivi legati alla salute è tale per cui non è più sufficiente conoscere solo come funzionano le apparecchiature o il bilancio, ma serve qualcosa che vada oltre».
Il master dura fino a dicembre e prevede 400 ore di formazione, che si svolgono nelle aule dell’università, 325 ore di stage o progetto di ricerca, 600 di formazione individuale e l’elaborazione di una tesi. La quota di iscrizione è 5.200 e il Gruppo San Donato offre 12 contratti di tirocinio che copriranno in parte le spese. Come sottolinea il rettore Remo Morzenti Pellegrini «gli sbocchi occupazionali saranno numerosi, dalla gestione delle aziende ospedaliere, alle Asst, agli assessorati regionali della salute».
«Un elemento innovativo — evidenzia il professor Gianmaria Martini, direttore del master per l’Università — è la didattica pratica aziendale, che vede gli studenti nella gestione di casistiche collegate ai temi presentati nella lezione frontali. Gli studenti
vengono supportati da un tutor ospedaliero». Gli insegnamenti sono organizzati in due macroaree, «Sistema sanitario e ospedaliero» con temi di economia sanitaria, stato e prospettive della salute, e «Management e operations ospedaliere» per affrontare amministrazione, diritto del lavoro, controllo di gestione e direzione. All’inaugurazione erano presenti alcuni studenti. Come Valeria, 25 anni, ingegnere che si è iscritta «per curiosità», e Michele, 26 anni, laureato in ingegneria gestionale, che ha trovato questo percorso «inerente alla mia tesi, in ambito sanitario». Come sottolinea il presidente del Gruppo, Paolo Rovelli, «formeremo dei leader con una solida preparazione, ma anche lungimiranti». (gi.la.)
Il dg Azzi «Non è più sufficiente conoscere solo come funzionano i bilanci o le apparecchiature»