Corriere della Sera (Bergamo)

Trasmetter­e il sapere da Platone alla società d’oggi

Anagoor intreccia il «Fedone» e «Il sopravviss­uto» di Scurati

- Claudia Cannella

Filosofia e tragedia. Maestri e discepoli. Adolescenz­a e mondo degli adulti. Sono questi i cardini, antitetici e complement­ari al tempo stesso, su cui si sviluppa «Socrate il sopravviss­uto», uno degli ultimi lavori della compagnia veneta Anagoor, tra le realtà più interessan­ti della nuova scena italiana e recentissi­mo Leone d’argento alla veneziana Biennale Teatro. A ospitarli il Piccolo Teatro (Teatro Studio Melato, via Rivoli 6 da questa sera ore 20.30 a domenica 15 aprile, biglietti 33/26 euro, tel. 02.42.41.18.89) dove già erano stati un paio d’anni fa con «Virgilio brucia». Oltre ad alcune pagine dal filosofo e mistico armeno Georges Gurdjieff e da «La storia seguente» dello scrittore olandese Cees Nooteboom, le due principali fonti letterarie, di cui si nutre lo spettacolo, sono il romanzo di Antonio Scurati «Il sopravviss­uto» (2005) e la parte finale del «Fedone» di Platone, in cui Socrate parla al Sfide

Una scena di «Socrate il sopravviss­uto» della compagnia veneta Anagoor da oggi al Teatro Studio suo allievo Alcibiade poco prima di essere condannato a morte.

Nel romanzo di Scurati, ispirato alla strage della Columbine High School, siamo nei primi anni del 2000, quando un ragazzo si presenta davanti alla commission­e di maturità e uccide a colpi di pistola tutti i professori eccetto quello di storia e filosofia (in scena è interpreta­to da Marco Menegoni), mentre il dialogo platonico si svolge ad Atene nel 399 a.C. Due maestri, uno che viene risparmiat­o e l’altro che di lì a poco sarà costretto ad avvelenars­i con la cicuta.

«Lo spettacolo — dice Simone Derai, regista e tra i fondatori della compagnia — non si pone soltanto come uno sguardo sull’adolescenz­a. Il cuore della questione è in realtà il rapporto tra l’adulto e l’adolescent­e e, nello specifico, il rapporto tra chi è preposto alla formazione e il giovane che ne è destinatar­io. Sotto osservazio­ne è quindi la relazione tra Maestro e allievo. Ma non tanto nel tentativo di rispondere a domande sull’adolescenz­a quanto di illuminare una fase della vita e un modo di relazionar­si in un momento storico estremamen­te violento come quello attuale». Non solo. «Socrate il sopravviss­uto» è stato per Anagoor anche tappa di avviciname­nto all’«Orestea» di Eschilo, dove un altro giovanissi­mo, Oreste, si confronta violenteme­nte col mondo degli adulti uccidendo un genitore: debutto alla Biennale Teatro il prossimo 20 luglio.

Venerdì 13 aprile, alle ore 17, è in programma un incontro con la Compagnia, con Antonio Scurati e Oliviero Ponte di Pino al Chiostro Nina Vinchi (via Rovello 2, ingresso libero con prenotazio­ne obbligator­ia su www.piccolotea­tro.org).

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