Battaglia legale, vince Vitali Commessa da 80 milioni
Appalto da 80 milioni. Soglia dei subappalti sforata: deciderà il Consiglio di Stato
Dopo una lunga trafila legale, la Vitali di Cisano ha ottenuto la commessa da 80 milioni di euro per realizzare in due anni la quinta corsia della Milano-Laghi, tra la barriera Milano Nord e l’interconnessione di Lainate Como Chiasso, uno dei tratti più trafficati sulla rete autostradale lombarda.
Un bando da record, quello della nuova Milano-Laghi, indetto con procedura ristretta da Autostrade per l’Italia il 10 agosto 2016, a base d’asta 85,2 milioni di euro, 26 imprese in corsa, e il Gruppo Vitali di Cisano che, ammesso alla gara con riserva, vince il 13 settembre 2017. Poi il sequel. Una trafila legale e giudiziaria in cui non è mancato nulla: da un’interrogazione parlamentare (del deputato leghista Guido Guidesi sull’azienda arrivata seconda, la Toto Costruzioni), all’elemento centrale dell’assegnazione: la causa promossa dalla Vitali arrivata al Tar della Lombardia e rinviata, per un parere, alla Corte di Giustizia Europea. La questione, già da tempo nel mirino degli operatori del settore, è considerata un vero e proprio «caso» in materia: il limite del 30% per i subappalti fissato dal codice dei contratti.
Un problema noto: il legislatore europeo non prevede alcun limite, il codice dei contratti italiano invece sì. Non si possono subappaltare i lavori per oltre il 30% del valore del contratto. Vitali aveva presenra tato la propria offerta, ma poi la commissione aveva rilevato il superamento della soglia. Da qui il ricorso da parte del gruppo bergamasco al Tar, che ha rinviato la questione alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea (che non si è anco- espressa). Nel frattempo Vitali ha fatto ricorso attraverso i suoi legali, lo studio Mmp&associati di Roma, con il partner Francesco Marascio, al Consiglio di Stato di Roma. L’appello tuttora pendente è contro la sentenza parziale del Tar, nella parte in cui il tribunale amministrativo non aveva ritenuto legittima l’ammissione alla gara della Vitali. Spinta da un certa urgenza operativa, Autostrade per l’Italia, avvalendosi della norma che consente di affidare i lavori in pendenza di ricorso, ha così deciso, alla fine, di affidare i lavori alla Vitali.
Martedì scorso è arrivata l’ufficialità dell’assegnazione: sarà il Gruppo di Cisano a realizzare, con una commessa di circa 80 milioni di euro, la quinta corsia della Milano Laghi, uno dei nodi viari più complicati del Paese. In 24 mesi, che più o meno è stato il tempo che è servito per arrivare alla conclusione dell’iter, il Gruppo Vitali realizzerà il secondo lotto dell’ampliamento a 5 corsie dell’autostrada A8 Milano-Varese, tra la barriera di Milano Nord e l’interconnessione di Lainate Como Chiasso (il primo lotto dalla barriera di Milano Nord all’area di servizio Villoresi, per 65 milioni di euro era stato realizzato dalla Pavimental nel 2015). Un tratto, quello su cui metterà le ruspe Vitali, della cui trafficatissima esistenza anche gli automobilisti lontani dalla Lombardia, sanno. Così come i lombardi sanno del vento forte sulla Napoli Candela: ritornelli immancabili del Ciss Viaggiare Informati. I chilometri interessati dai lavori (nei comuni di Arese, Lainate e Rho), non sono molti: circa 5 su cui si innervano i flussi stradali di mezza Lombardia. Da nord chi viene da Varese e Malpensa, da sud chi arriva da Milano si trova in un guazzabuglio: in circolazione circa 200 mila mezzi al giorno. Tra le opere in programma la riqualificazione e il
La regola Limite del 30% sui lavori ad altre aziende: anche la Corte Europea deve ancora esprimersi
Le differenze Il divieto previsto dal nuovo codice dei contratti italiano non è in vigore nell’Ue
ribaltamento dello svincolo di Lainate, cioè il suo trasferimento dal lato ovest a quello est, e il completamento della viabilità verso il nuovo svincolo di Lainate-Arese.