È troppo stanco e chiude l’agenzia «per sonno»
Non è certo passato inosservato, a Treviglio, il cartello affisso alla porta di un’agenzia viaggi, per 48 ore filate, da Ibrahim Ismail. «Chiuso per sonno», ha scritto. E ieri, dopo la riapertura, ha spiegato: «Ero troppo stanco».
Non è che la prospettiva sia cambiata. La strada resta in salita. E tuttavia si respira un clima nuovo al secondo incontro sulla crisi Legler in Provincia. Se non altro, c’è la prova di un atteggiamento di «dialogo e collaborazione», evidenzia il presidente Matteo Rossi, da parte di tutti, con la partita sugli esuberi chiusa in maniera soddisfacente.
Ieri pomeriggio, sono stati ufficializzati i numeri: su 150 dipendenti, lasciano in 38 rispetto ai 62 annunciati quando la procedura di pre concordato era stata appena avviata. Una cifra che potrebbe ridursi di altri 7, se sarà formalizzato l’accordo con una società affiliata Unes che sembra avere tutta l’intenzione di rilevare il negozio di Cene. In quel caso, si è già detta disponibile a ripescare tra gli ex, senza differenze tra chi ha esperienza nel tessile piuttosto che nei supermercati. Tutti i 38 sono su base volontaria, con incentivi neanche troppo allettanti. Si tratta di 31 donne e 7 uomini, quasi tutti dell’Isola, di cui 20 sopra i 50 anni. Rispendersi non sarà semplice: «Percorsi per il ricollocamento saranno sostenuti da Confcooperative, gli sportelli lavoro della Provincia si sono attivati», dice Rossi. I sindacati (Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil) chiedono che si pensi anche a chi resta. I negozi sono distribuiti nell’arco di una ventina di chilometri. Molti lavoratori dovranno essere spostati, «ma stiamo facendo il possibile per andare incontro alle esigenze di ciascuno», dice il presidente Roberto Baroni.
Ci sono anche i soci prestatori. «Ora che si è chiuso il capitolo lavoratori concentratevi su di noi», sollecita una delegazione. Legler rinnova la promessa di tenerli informati e con il consulente Federico Clemente sottolinea che «non esistono interessi contrapposti tra soci e lavoratori, la continuità va a vantaggio di tutti». Da maggio, sarà riservato loro uno sconto extra del 5% sia nei supermercati e nel tessile, dove si sommerà al 10% già in vigore. Domani, in tutti i punti abbigliamento meno 30%. Infine, a Seriate, sempre sull’abbigliamento, è aperta la super svendita. Per l’immobile da 500 metri quadrati del market chiuso settimana scorsa, si sono già fatte avanti società interessate all’acquisto. La vicinanza dell’Esselunga, in questo caso, giova.