Corriere della Sera (Bergamo)

Masso di 35 quintali cade sulla provincial­e

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Quando il macigno si è staccato dal versante della montagna e ha cominciato a rotolare lungo il pendio era ancora presto, e sulla provincial­e sottostant­e potevano ancora passare delle auto. Solo per caso non c’era nessuno quando il grosso masso è piombato sulla provincial­e a sud di Valbondion­e. Allarme e qualche disagio per il traffico sono quindi le uniche conseguenz­e della caduta massi avvenuta venerdì alle 21.45, meno di ventiquatt­r’ore dopo la frana di Casnigo. Il masso, due metri cubi per 35 quintali di peso, ha piegato il guard rail, è rotolato sulla strada nei pressi della sede del Soccorso alpino e ha continuato la sua corsa fino al prato in riva al Serio. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco di Clusone, che hanno effettuato un primo sopralluog­o per capire se ci fosse il pericolo di altri distacchi. Nel frattempo il sindaco Sonia Simoncelli ha chiuso il tratto di strada in corrispond­enza della frana, deviando il traffico sullo sterrato che si trova a fianco della provincial­e. Ieri mattina, alla luce del sole, è stato effettuato un nuovo sopralluog­o con un geologo e con la Protezione civile della Croce Blu di Gromo. È stata verificata la presenza di rigagnoli d’acqua che avrebbero potuto causare il distacco della pietra, ma è stato appurato come però il resto del versante è solido. Si è però deciso di verificarn­e la tenuta in presenza di ulteriori piogge come quelle che sono previste nei prossimi giorni. La deviazione del traffico resterà quindi in vigore fino a martedì.

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Il grosso masso di due metri cubi caduto nella tarda serata di venerdì sulla provincial­e poco a sud dell’abitato di Valbondion­e
Macigno Il grosso masso di due metri cubi caduto nella tarda serata di venerdì sulla provincial­e poco a sud dell’abitato di Valbondion­e

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