Il carcere chiesto (e negato) per i sindaci e Lima
Il pm Gianluigi Dettori aveva chiesto il carcere per quattro persone. I sindaci di Foppolo Giuseppe Berera, di Valleve Santo Cattaneo e (ex) di Carona Giovanni Alberto Bianchi, e l’imprenditore Sergio Lima. Tutti, a parte singole ipotesi, vengono incolpati di associazione per delinquere ipotizzata per altre otto persone. Il gip Bianca Maria Bianchi, invece, ha disposto gli arresti domiciliari per Berera e Cattaneo, nessuna misura per Bianchi e Lima. Il pm aveva chiesto i domiciliari per il direttore generale della Brembo Super Ski (Bss) Vittorio Salusso, per due falsi legati alla vicenda Quarti, ma il gip non ha disposto nessuna misura. Stessa richiesta per il segretario comunale Saverio
De Vuono (stessa risposta del giudice), per l’impiegata del Comune Carla Luisa Piredda e per l’ingegnere Andrea Semperboni, per i quali il gip ha disposto otto mesi di sospensione dal lavoro in municipio per lei e altrettanti di sospensione dalle attività per le pubbliche amministrazioni per lui. Come per il socio Giovanni Semperboni, per il quale il pm aveva chiesto due anni di stop.Per Roberta Valota, moglie di Berera e dipendente di Bss, il pm ha chiesto e ottenuto l’obbligo di firma. Stessa richiesta, però respinta, per l’amministratore della Graffer Riccardo Tomasi. Nessuna misura per il consulente della Graffer Antonio Ditto a fronte della richiesta di sospensione dalla professione di avvocato. Berera e Cattaneo sono assistiti dall’avvocato Enrico Pelillo: «Domani (oggi ndr) farò loro visita e, letti gli atti, decideremo sul ricorso al tribunale del Riesame».