Ospedali: in arrivo 6,1 milioni dalla Regione per edilizia e tecnologia
Papa Giovanni: 2,8 milioni, il resto a Treviglio e Seriate
Pure le dirette interessate — le aziende socio sanitarie della Lombardia — sono state prese alla sprovvista. Non si aspettavano, ieri, un regalo dalla Regione. La seconda seduta della giunta del neogovernatore Attilio Fontana ha deliberato a sorpresa lo stanziamento di 103 milioni di euro destinati alla sanità lombarda. E una parte di questi soldi — 6 milioni e 136 mila euro — arriverà in provincia di Bergamo: 2 milioni e 831 mila euro andranno all’Asst Papa Giovanni, un milione e 793 mila euro all’Asst Bergamo Est (l’ospedale Bolognini di Seriate) e un milione e 512 mila euro all’Asst Bergamo Ovest (Treviglio).
L’annuncio è stato dato dal governatore Fontana e dall’assessore regionale al Welfare Giulio Gallera durante la conferenza stampa post giunta. «Con uno stanziamento di 103 milioni di euro di risorse proprie del fondo straordinario per l’edilizia sanitaria, Regione Lombardia prosegue anche nell’XI legislatura il potenziamento delle sue strutture sanitarie nell’ottica della completa attuazione della riforma socio-sanitaria per migliorare la qualità di vita dei cittadini lombardi — dice l’assessore Gallera —. Attraverso il provvedimento approvato oggi, destiniamo 75 milioni di euro ad Ats, Asst, Irccs e Areu per interventi di ammodernamento delle apparecchiature tecnologiche, incremento dei livelli di sicurezza e comfort delle strutture, e miglioramento dell’offerta sanitaria sul territorio. Saranno destinati con delibere successive 20 milioni per interventi minori che le aziende individueranno nei propri piani di investimento e 8 milioni per il completamento di lavori già in essere che necessitano di ulteriori finanziamenti».
Dopo l’annuncio della giunta, alcune aziende socio sanitarie destinatarie di una parte delle risorse si sono subito messe in contatto con la Regione per capire come potranno essere spesi questi soldi. Ma è presto per avere risposte precise. Al momento si sa che queste risorse potranno essere utilizzate per potenziare le strutture sanitarie, anche dal punto di vista tecnologico, ma toccherà a una circolare — che dovrebbe uscire nelle prossime settimane — spiegare alle aziende socio sanitarie come spendere questi soldi.