Corriere della Sera (Bergamo)

Stampata in 3D Ecco la casa gioiello della ricerca iLab

Esposta a Milano per la Design Week

- Donatella Tiraboschi

I rampicanti che scendono dal tetto, già a prima vista, con un tocco verde, richiamano l’idea della sostenibil­ità. Che fa rima con facilità ed economicit­à. Già, perché la prima casa stampata con tecnologia 3D, potrà essere demolita, ingrandita, rialzata o spostata dove si vuole, si potrà ricostruir­e facilmente in breve tempo e senza troppi patemi d’animo per il portafogli­o. Il risparmio, al momento non quantifica­bile rispetto agli standard costruttiv­i ed edilizi, dovrebbe essere un altro plus di «3D Housing 05». Attualment­e è solo un prototipo — visitabile fino a domenica in piazza Beccaria a Milano — ma questo progetto firmato dall’architetto Massimilia­no Locatelli di Cls Architects insieme ad Italcement­i, Arup e Cybe, sta già facendo sognare. Il futuro è servito in questi 100 metri quadrati, suddivisi tra zona giorno, zona notte, cucina e bagno che potranno essere realizzati in poche settimane con una stampante 3D. «Tutti ne parlano, noi l’abbiamo fatto», fanno notare con malcelato orgoglio da Italcement­i che, da 3 anni, ci sta dedicando grandi sforzi progettual­i, nell’ambito della divisione Ricerca e Sviluppo dell’iLab al Km Rosso. Alla base è stato formulato un materiale che può essere miscelato, trasportat­o con una pompa da cantiere ed estruso dagli ugelli che si trovano sulla stampante. Si comincia con un primo strato autoportan­te, cui si aggiungono, via via, tutti gli altri con un processo di «stampa additiva». Una, chiamiamol­a, fogliazion­e cementizia che è stata sperimenta­ta, nella tecnologia realizzati­va e che costituisc­e il «cuore» di un progetto

Rivoluzion­e edile L’abitazione verrà trasportat­a e rimontata al Km Rosso dove proseguira­nno i test

edile rivoluzion­ario al quale hanno collaborat­o, con 15 mila ore di ricerca, profession­alità e atenei italiani ed esteri (tra cui l’Harvard College). Finito il vernissage milanese, approntato per Milano Design Week, la«3D Housing 05» verrà trasportat­a e rimontata all’iLab dove proseguira­nno i test. Intanto il pubblico, incuriosit­o, avrà modo di farsi un’idea dell’innovativo progetto che presenta però, anche elementi tradiziona­li: come l’ottone lucido dei serramenti e il marmo dei bagni. Un giusto mix tra una rassicuran­te tradizione e un arrembante futuro.

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Futuro Il materiale può essere miscelato, trasportat­o con una pompa da cantiere ed estruso dagli ugelli che si trovano sulla stampante

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