Block, l’archistar in Ateneo «Ispirato da Mascheroni»
Geometria, equilibrio, design. Gli innovativi progetti dell’architetto e ingegnere Philippe Block si basano anche sulla sapienza del passato, e tra gli altri, sugli studi dello scienziato bergamasco Lorenzo Mascheroni. Block, che ha tenuto ieri una lectio magistralis all’Università di Bergamo, dirige un Gruppo di ricerca al Politecnico federale di Zurigo e negli anni ha recuperato un metodo che unisce la grafica e la matematica per elaborare strutture dalle forme sorprendenti.
Block è partito dalla volta della King’s college chapel, chiesa di Cambridge del 1500, dove la volta del soffitto ricorda, per il sistema di pesi e proporzioni, il guscio di un uovo. Con lo stesso meccanismo, attraverso software di grafica, il super architetto ha giocato, contribuendo a creare opere come la «Armadillo Vault», costruita per la Biennale di Venezia nel 2016. Si tratta di una volta composta da tessere «che stanno insieme senza colla, ma solo per il sistema di assemblaggio e per il design», spiega il professore di Zurigo. Nel 2019 vedrà invece la luce «Nest HiLo», un guscio di calcestruzzo di spessore tra 3 e 12 centimetri in grado di reggere grossi pesi e che quindi può essere posto alla base di strutture complesse impiegando meno materiali.
«Le soluzioni di Philippe Block sono da anni oggetto di studio anche nella didattica della nostra Scuola di Ingegneria e in particolare nel corso di Architectural Design sulla ricerca di forma e sulla efficienza strutturale delle strutture leggere — dice il professore dell’Università di Bergamo Attilio Pizzigoni —. Il suo lavoro non è solo architettura o ingegneria, ma è un’esperienza artistica».