Corriere della Sera (Bergamo)

L’Atalanta conta gli infortuni al rush finale

Gasperini alla vigilia del match con il Benevento: «È il momento decisivo» E fa la conta degli infortuni

- F.Fumagalli

In età imperiale, da Benevento partiva la Via Traiana. Sempre da lì, riprende oggi (ore 18) la via gasperinia­na per condurre l’Atalanta alla seconda qualificaz­ione consecutiv­a in Europa League. Anche questa sarebbe Storia. Gian Piero Gasperini ne è consapevol­e. E con sicurezza risponde a chi ritiene agevole la trasferta campana. «Non conosco partite scontate e non capisco perché ci sia qualcuno che ancora lo pensa. Il calcio italiano è equilibrat­o. In questo momento, ogni sfida è imprevedib­ile — commenta il Gasp —. Il Benevento gioca bene e non ha pressioni».

Per il turno infrasetti­manale, al Ciro Vigorito scendono in campo (fischio d’inizio alle 18) i padroni di casa, ultimissim­i in Serie A, e i bergamasch­i

Formazione Per Toloi, squalifica­to, pronto Mancini. Petagna dovrebbe tornare titolare

ottavi, in piena bagarre di medio alta classifica («in mezzo alla mischia aumentano le possibilit­à, ma è anche più difficile vincere»). A sei partite dalla fine, con 49 punti l’Atalanta è chiusa in un sandwich. Poco sopra luccicano i piazzament­i europei di Fiorentina e Milan, appena sotto Sampdoria e Torino fanno pressione.

«Bisogna vincere, perché con i pareggi non si va avanti», dice Gasperini. Alla sua squadra il successo manca da tre gare, ma l’allenatore non drammatizz­a. Sconfitta interna con la Sampdoria («abbiamo raccolto meno rispetto alle occasioni create»), 1-1 a Ferrara contro la Spal («un’ottima partita»), 0-0 a Bergamo con l’Inter («una grande prestazion­e che deve darci forza. Non sono d’accordo con chi ha assegnato un tempo a testa. I nostri primi 45 minuti sono stati di valore»).

«Questi ultimi risultati ci hanno tolto vantaggio — prosegue Gasperini —. Ma siamo ancora in corsa e abbiamo tutte le chance per giocarcela. Il momento è decisivo. Manca meno di un chilometro. Sono gli ultimi seicento metri della nostra stagione>>. Dunque, è un ulteriore peccato doversi privare di velocisti di rango, proprio nel rush finale. Oltre a Palomino, Rizzo e il giovane Melegoni, «Ilicic e Spinazzola non stanno ancora bene» conferma il tecnico. Senza poter dare notizie certe sulla tempistica del loro recupero: «Vicino è solo il rientro di Toloi», scherza Gasp, sul difensore brasiliano che sconterà con il Benevento la sua squalifica, ma tornerà a disposizio­ne già domenica con il Torino. «Non è un momento fortunato — continua —. Dobbiamo stringere i denti e sopperire alle assenze, che capitano in un periodo in cui la frequenza di impegni è elevata». Fortuna che con il ritorno di Petagna e la crescita di Barrow («di lui sono contento»), in attacco ci siano maggiori alternativ­e: «Questo mi rende più fiducioso e può essere determinan­te». Spiega Gasperini, che non si sbilancia su quali saranno le sue scelte offensive per la sfida di oggi: «In questa fase c’è un po’ di fatica. Chi entra potrebbe rivelarsi decisivo».

Non lo è stato Cornelius contro l’Inter («mi aspettavo di più»), subentrato a Barrow nella ripresa. Le certezze di formazione, in questo momento arrivano soprattutt­o dal centrocamp­o: «Nella nostra squadra è un settore forte. Fisicament­e i ragazzi stanno bene». Pare intoccabil­e Cristante («garantisce duttilità»), destinato a essere in cime alla lista nel prossimo mercato estivo. Dove sarà l’Atalanta la prossima estate? Forse a preparare una nuova Europa League. In quel caso, Gian Piero Gasperini sarebbe acclamato imperatore.

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Successo all’andata Il tiro di Cristante che ha regalato all’Atalanta la vittoria per uno a zero

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