«Educazione civica, avvocati in classe»
Gori: torni materia nelle scuole di Bergamo. L’opposizione: ma con imparzialità
Il Comune propone il ritorno a scuola dell’ora di educazione civica «soprattutto considerando episodi di bullismo e violazione delle regole di convivenza», motiva il sindaco Giorgio Gori. Dai dirigenti scolastici sono già arrivati riscontri positivi. E i giovani avvocati sono disponibili ad entrare in classe. L’opposizione approva, ma non su tutti i temi. Sull’immigrazione, per esempio «sì, ma con imparzialità».
Cinque bilanci con migliaia di dati e cinque giorni a disposizione per analizzarli per poi discuterli in Consiglio comunale, a Treviglio. Quando l’opposizione ha visto che la relazione di uno di quei bilanci è arrivata solo ieri mattina, poche ore prima di andare in aula, ha detto basta. Così gli esponenti di Pd, FI, M5S e civica Molteni sindaco hanno deciso di uscire dall’aula
( foto) quando all’ordine del giorno è iniziata la discussione dei conti economici delle partecipate Risorsa Sociale, Treviglio Futura, Ygea e Sabb e il consuntivo del Comune). Una protesta misurata e argomentata con la proposta di ripristinare le commissioni abolite nel 2016: il Comune era commissariato. «Il controllo è un compito dei consiglieri
— spiega Laura Rossoni, capogruppo del Pd —.
Questa è l’ennesima rappresentazione di una maggioranza che svilisce il ruolo dell’opposizione». Una protesta che ha indispettito il sindaco Juri Imeri: «Una scorciatoia per abbandonare l’aula. Le commissioni non sono obbligatorie e abbiamo promosso dei gruppi di lavoro». «Non vogliamo minare i lavori del Consiglio — osserva Emanuele Calvi, M5S — ma ci sono anche i diritti della minoranza. I gruppi non sostituiscono le commissioni». Lo supporta anche Cristina Ronchi della civica Molteni sindaco, mentre Gianluca Pignatelli di Forza Italia sottolinea come, mancando le commissioni, «la stessa maggioranza ne sente la necessità e allora presenta i punti del consiglio nella riunione dei capigruppo, snaturandola». «Uscite dall’aula — ribatte il leghista Francesco Giussani — perché non volete approvare dei bilanci positivi». «Non faremo mancare le nostre analisi a questi bilanci splendidi splendenti», gli ribatte ironico Erik Molteni dei Pd.