Corriere della Sera (Bergamo)

Il concertone sale in Città Alta Lo ska degli Arpioni

Il Primo maggio in Piazza Vecchia aprono C’esco e i Musicanti di Brahma

- Rosanna Scardi

Anche Bergamo si regala un concertone per il Primo maggio, sotto i portici di Palazzo della Ragione, in Piazza Vecchia, dalle 15 alle 20. Una giornata di festa e canzoni dedicate ai lavoratori.

«Nel repertorio di ogni gruppo ci sono brani a sfondo sociale, ma il nostro intento è piuttosto creare un evento conviviale con un lato politico, riportare la musica in strada, quale mezzo per alleviare la tensione», annuncia Franco Scarpellin­i, chitarrist­a e fondatore degli Arpioni. Ad attaccare saranno C’esco e i Musicanti di Brahma, gruppo eclettico che nasce dall’incontro tra il cantautore lecchese Francesco Bertoletti e sei artisti dal background eterogeneo. Le loro canzoni deviano verso un rock a tinte prog grazie al suono di violini, chitarre, batterie, ma anche didgeridoo, bouzouki e banjo, mentre i testi affrontano spesso il tema della condizione attuale dell’essere umano.

Seguirà il concerto degli Arpioni, gruppo storico bergamasco, nati nel 1989 con le prime prove in garage, poi partiti l’anno dopo in furgone a girare i palchi d’Italia. La formazione è tornata sulle scene da un anno e mezzo dopo lo scioglimen­to nel 2008. I suoi componenti sono appassiona­ti di ska, come dimostra il nuovo singolo, «Should I stay or should I go» dei Clash rielaborat­o in chiave giamaicana, dal video girato tra Città Alta e le case occupate alla Celadina. A chiedersi se restare o no nel nuovo Paese è un richiedent­e asilo, innamorato di una bella ragazza.

A chiudere sarà il comasco Filippo Andreani, avvocato, che però non esercita, dai trascorsi hardcore punk negli

Atarassia gröp, dove ogni brano affrontava in modo diretto temi sociali. Oggi sta girando l’Italia con il tour legato all’uscita del suo quarto album, «Il secondo tempo». «In questo disco racconto di altri per parlare di me stesso, i miei personaggi sono i grandi del calcio, da Gigi Meroni, centrocamp­ista del Grande Torino, al telecronis­ta Beppe Viola e Stefano Borgonovo, campione morto di sla, sono metafore che mi sono servite per trattare i tonfi e le volte in cui ci si rialza, l’amore e la morte», afferma Andreani. Il disco è stato prodotto insieme a Guido Guglielmin­etti, bassista e produttore artistico di Francesco De Gregori. L’appuntamen­to musicale è gratuito e organizzat­o dal Maite con il sostegno di Fiom Cgil Bergamo, il patrocino del Comune e il contributo di Arci «Rinascita» Dalmine.

Intento sociale «Vogliamo portare la musica in strada, quale mezzo per alleviare la tensione»

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Storico Il gruppo bergamasco degli Arpioni si è formato nel 1989
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