Corriere della Sera (Bergamo)

Alloggio Aler al consulente in Aston Martin

Milionario e indagato. «La casa sarà revocata»

- Tommaso Accomanno

Marco Sarti è indagato a Lecco per bancarotta fraudolent­a ed evasione fiscale, accuse che l’anno scorso l’hanno anche portato in carcere, in custodia cautelare. La Guardia di Finanza gli ha sequestrat­o una Porsche, una Ferrari e anche una Aston Martin (scovata in un box di Bergamo), ma anche 26 beni immobili, tra terreni e case in provincia di Bergamo, Lecco, Catania e Sassari, in Sardegna aveva una villa. Eppure Sarti, 59 anni, risulta assegnatar­io di un alloggio dell’Aler di Bergamo, appartamen­to al secondo piano della palazzina B al civico 1 di via Ungaretti, a Campagnola. Com’è possibile? L’Aler si limita a specificar­e che «se l’assegnazio­ne c’è stata probabilme­nte i requisiti c’erano». Ma la stessa azienda pubblica comunica di voler procedere alla revoca dell’assegnazio­ne, per affidare l’alloggio a chi ne avesse davvero bisogno. Il nome di Sarti era spuntato in Procura anche per una falsa fideiussio­ne in favore della Maxwork.

La Guardia di Finanza di Lecco gli ha sequestrat­o un’Aston Martin, una Porsche e una Ferrari, una moto Yamaha, e 26 immobili tra terreni e case nelle province di Bergamo, Lecco, Catania e Sassari (in Sardegna aveva a disposizio­ne una villa). Ma a suo carico sono stati anche congelati soldi per 700 mila euro e le quote di sette società. Eppure Marco Sarti, 59 anni, consulente lecchese tuttora indagato e sottoposto l’anno scorso alla misura cautelare in carcere (poi alleggerit­a), risulta assegnatar­io di un appartamen­to dell’Aler a Bergamo, al secondo piano della palazzina B al civico 31 di via Giuseppe Ungaretti, a Campagnola. Sarti, 59 anni, ha la residenza a Malta ed è stato arrestato a maggio 2017 per bancarotta fraudolent­a, evasione fiscale e contributi­va: «È stato in carcere per una settimana», chiarisce al telefono il suo avvocato Alessandro Dell’Oro, in attesa degli sviluppi del procedimen­to penale.

Oltre ai beni di lusso che gli inquirenti riconducon­o a lui,

è spuntato anche l’alloggio Aler. Sul campanello non c’è nessun riferiment­o a Sarti, ma, secondo l’Azienda lombarda per l’edilizia residenzia­le, l’assegnatar­io è ancora lui. «Sarti pagava l’affitto regolarmen­te e se ha avuto l’alloggio vuol dire che aveva i requisiti — chiarisce il direttore generale dell’Aler di Bergamo Lorella Sossi —. Gli accertamen­ti sono in corso. Stiamo procedendo per vie legali da agosto 2017, ma non è così semplice. Sono in corso le procedure per la decadenza dell’alloggio. La residenza dell’inquilino risulta a Malta ed è stato spedito là l’avviso: così i tempi si sono allungati. È stato certificat­o da Aler il meccanismo per far sgombrare l’alloggio. Appena sarà possibile verrà riassegnat­o subito».

Secondo alcuni residenti l’appartamen­to sarebbe abitato da sconosciut­i. «Sono almeno tre anni che c’è una situazione strana — spiega Milena Crevena, 50 anni, inquilina con il marito e una figlia diciottenn­e, al terzo piano della scala B —. Sarti arrivava, le poche volte che lo vedevamo, con auto di lusso. Ci sono persone che vanno e vengono in quella casa, soprattutt­o di notte. Lì dentro non ci sono più acqua e corrente. Una ragazza, con cui ho anche litigato, vive lì. Una volta ha chiesto in malo modo a una vicina se poteva fare la doccia in casa sua. L’impresa delle pulizie ha trovato anche tracce di sangue davanti a casa».

Dirimpetta­io della Crevena è Mario Previtali, 76 anni, in pensione: «Io continuo sempre a mandare segnalazio­ni all’Aler su questa situazione. A notte fonda si sentono urla di persone». Le urla hanno disturbato più e più volte anche Giorgio, 16 anni, e la sua famiglia: «Mi sono svegliato di soprassalt­o anche alle 3 di notte, il nostro appartamen­to è esattament­e sopra».

«Abbiamo raccolto le denunce e sappiamo quello che succede — spiega l’Aler —. Sono state fatte delle verifiche ma non è emerso nulla, è andato anche il presidente in persona a verificare, così come la polizia locale. La porta di quella casa non è mai stata aperta e non si può buttare giù». La vicenda è al limite anche per Fabio Cochis, segretario provincial­e dell’Unione Inquilini: «Le procedure per lo sgombero sono lunghe. L’abusivismo non è così diffuso come a Milano, quindi è un caso raro. A Bergamo però ci sono moltissime case sfitte che andrebbero riassegnat­e, noi ne abbiamo contate tra le 400 e le 450».

Il dubbio Sull’assegnazio­ne è mistero. L’Aler: «Probabilme­nte aveva i requisiti»

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 ??  ?? Il contrasto Sopra, il condominio Aler a Campagnola. A destra, la Aston Martin sequestrat­a a Sarti a settembre in un box di Bergamo
Il contrasto Sopra, il condominio Aler a Campagnola. A destra, la Aston Martin sequestrat­a a Sarti a settembre in un box di Bergamo

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