Prima una donna ora il vicino Stalker agli arresti
In detenzione domiciliare, ha litigato con un vicino
Era finito ai domiciliari per stalking nei confronti della sua ex. Poi, l’agricoltore di Romano, 48 anni, era finito in carcere per averli violati. Tornato a casa, in detenzione domiciliare, gli è stata revocata per una lite con un vicino: è di nuovo in cella.
Era in detenzione domiciliare e avrebbe dovuto rigare dritto. Invece, Giuseppe Gibellini, agricoltore di 48 anni di Romano di Lombardia, è finito in carcere su decisione dell’Ufficio di Sorveglianza di Brescia. Di mezzo c’è uno scontro verbale e fisico con un vicino di casa che richiese l’intervento dei carabinieri.
Quella dell’agricoltore è una storia di seconde possibilità e di violazioni che parte dal luglio dello scorso anno. Era stato arrestato per stalking nei confronti dell’ex compagna di 50 anni, barista di Martinengo. Dopo la fine della loro storia lui non l’aveva lasciata in pace. La donna se lo ritrovava anche nel locale, dove lui faceva scenate, partivano insulti e minacce. Nel mirino erano finiti anche i frequentatori del bar. Lo stalking non terminava con il turno di lavoro. Anzi, quando tornava a casa lei si sentiva pedinata da Gibellini. Così scattarono le manette in esecuzione della misura cautelare. Il giudice decise per gli arresti domiciliari, a Romano, nel residence Valsecchi della località Graffignane. Gibellini violò le restrizioni, disse che lo aveva fatto perché voleva vedere i figli. I carabinieri facevano anche fatica a controllare che li rispettasse, perché non aveva voluto il campanello. Era febbraio, finì in carcere ma poi ottenne di nuovo di uscire. Non libero, ma in detenzione domiciliare perché nel frattempo la condanna per stalking è diventata definitiva. Era rimasto in sospeso il conto per una violenta lite con un vicino. I carabinieri l’avevano segnalata al giudice di sorveglianza che ora ha deciso il carcere.
A febbraio Arrestato per atti persecutori alla ex, era già finito in carcere ma poi era uscito